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Rhapsody Of Fire

Ciao Luca. Prima di tutto devo farti i miei più sinceri complimenti per lo splendido album che avete realizzato. Sin dal primo ascolto sono rimasto letteralmente folgorato dalla potenza sprigionata da ogni singola nota, ma soprattutto dall'evoluzione che avete apportato alle vostre sonorità. Ma toglimi una curiosità: all'inizio chi ha deciso di chiamare il gruppo Rhapsody o meglio cosa vi ha fatto decidere di scegliere questo nome? Diciamo che il nome l'abbiamo deciso insieme al proprietario della LMP, l'etichetta a cui abbiamo mandato il nostro demo con il nome di Thundercross. Ha subito avuto da obiettare che il nome che avevamo scelto era troppo metal per il genere che proponevamo che si rifaceva moltissimo alla musica classica, e ci ha consigliato di trovare un nome che la richiamasse ed allora abbiamo deciso di chiamarci Rhapsody. Ed infatti i vostri primi album erano una vera e propria rapsodia in chiave metal. Quindi mai nome fu più azzeccato. Ma questo album è legato alla saga di Dark Secret oppure è una storia a sé? Questo lavoro è il terzo capitolo della Dark Secret saga ed è ambientato qualche anno dopo gli eventi della Emerald Sword saga. Ho notato che in questo lavoro avete dato ampio spazio a delle sonorità che nelle precedenti produzioni erano state molto sacrificate. È stata una vostra precisa scelta oppure tutto è nato spontaneamente? La scelta dei brani e quindi le sonorità da inserire al loro interno rispecchia principalmente il tipo di composizione a cui sono riferiti. Quando noi componiamo ci sediamo a tavolino e, dopo aver messo in chiaro il contenuto del capitolo della saga decidiamo le sonorità che meglio riescano ad identificarlo e da lì parte tutto. Ad esempio questa volta ci siamo soffermati tantissimo sull'aspetto intimista e quindi abbiamo dato molto spazio a brani molto atmosferici senza però tralasciare l’aspetto heavy della nostra musica. Infatti, ascoltando l'ultimo pezzo che poi è la titletrack posso affermare senza ombra di dubbio che da solo vale l'acquisto dell'intero album, sia perché scorre via liscio ma anche per come è strutturato. Volevo sapere se a causa degli impegni con i Rhapsody Of Fire hai abbandonato il tuo progetto solista. Diciamo che avendo cambiato etichetta molto probabilmente potrò avere la possibilità di dare un seguito anche al mio progetto solista. Ma avremo finalmente la possibilità di vedervi dal vivo visto che ormai siete i portabandiera del metal italiano e siete amati anche da chi non è un vero e proprio appassionato di metal? Su questo puoi contarci. Ora che abbiamo l'aiuto di questa nuova etichetta potremo finalmente organizzare un tour come diciamo noi. E promettiamo che sarà il tour più lungo della nostra intera carriera. Sul fatto che abbiamo una vasta fascia di fans devo darti perfettamente ragione in quanto, considerando le varie influenze che caratterizzano i vari elementi della band, non è stato per nulla difficile riuscire a soddisfare anche le richieste di chi non è avvezzo all’ascolto di generi forti come il metal. Se dovessi fare un bilancio della tua carriera sia come membro dei Rhapsody Of Fire, sia da solista quali sarebbero i momenti più belli e quali quelli che vorresti cancellare? Sicuramente vorrei riuscire a cancellare i vari problemi che ci hanno costretto a cambiare nome e che ci hanno letteralmente bloccato per oltre due anni. Invece il momento più bello è stato quando abbiamo firmato il nostro primo contratto. Anche se forse in quel momento non l'abbiamo completamente apprezzato. Se tu dovessi scegliere una tua line-up ideale con cui organizzare un megaprogetto chi sceglieresti? È una domanda veramente difficile in quanto ho talmente tante idee in testa che decidere di primo acchito chi chiamare è veramente arduo. Sicuramente chiamerei come cantante Tarja Turunen in quanto io adoro collaborare con cantanti femminili, come chitarrista chiamerei sicuramente Jason Becker, come batterista chiamerei il nostro batterista mentre come bassista chiamerei uno che non abbia troppe pretese. Per chiudere in bellezza la chiacchierata vuoi dire qualcosa agli amici di Hardsounds? Certamente. Ringrazio tutti coloro che ci seguono, e li invito a continuare a sostenere la scena italiana. Li saluto e li aspetto numerosi ai nostri concerti.

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