Il primo album dei Nefesh, di cui ci siamo occupati qualche tempo fa, è uno di quei dischi che farà discutere. Intanto, nell'attesa che gli eventi si compino, noi ci siamo fatti due chiacchiere col chitarrista Luca Lampis, che di cose ne ha da raccontare...
Presentatevi ai lettori...
Si, con piacere. Ciao a tutti e grazie di averci invitato a questa intervista, io che rispondo sono Luca Lampis chitarrista dei Nefesh, poi ci sono Stefano Carloni tastierista, Michele Baldi batterista, Paolo Tittarelli cantante e Andrea Rossi che era il nostro bassista ma ora non più. Con questo gruppo siamo insieme dal 2005 circa e l’anno dopo ci siamo autoprodotti il nostro primo cd entrando poi nel roster della Necroagency. Con il nostro primo cd/demo (difficile chiamare semplicemente demo un cd di quasi 45 minuti…) abbiamo ottenuto ottimi riscontri di critica sia a livello nazionale (tra tutti ricordo l’8.5 della rivista ROCK HARD e i numerosi “top demo” in tante webzine e artistsandband.com dove siamo rimasti in prima pagina per mesi) che a livello internazionale rilasciando poi anche interviste a molte webzine, magazine e venendo inseriti in programmi radiofonici nazionali ed internazionali. Tutte piccole/grandi conferme del buon lavoro fatto.
Poi faccio un salto e arrivo direttamente al 2010 quando abbiamo deciso di cambiare il nostro logo e ci siamo affidati al leggendario Christophe Szpajdel che affascinato dalla nostra musica si è messo subito al lavoro e in un mese il nostro nuovo logo era già pronto ed è quello che tutt’ora abbiamo. Sempre nello stesso anno abbiamo inciso il nostro secondo cd a Lucca allo Zenith Studio in collaborazione con il produttore Frank Andiver (ex drummer e produttore Labyrinth) e abbiamo fatto il mastering in Finlandia al Finnvox con Mika Jussila (Children of Bodom, Nightwish, Him, Apocalyptica...).
Qualche mese dopo abbiamo vinto il concorso “Soundcheck” e siamo andati così a rappresentare le Marche al MEI di Faenza continuando a fare numerosi live nel centro Italia. Successivamente abbiamo avuto altre belle soddisfazioni come per esempio il fatto che il nostro singolo "Every Time" è stato richiesto e lanciato in diverse radio italiane ed europee (Portogallo, Olanda..) ma soprattutto è entrato a far parte della compilation "Kill city vol.33" della 272 Records di LOS ANGELES, compilation uscita e distribuita in diversi degli Stati Uniti.
Poi in occasione dell'uscita ufficiale di questo nuovo album "SHADES AND LIGHTS" il 9 settembre 2011 abbiamo suonato a LONDRA e questo evento ha suscitato l'interesse di alcuni giornali tra cui il RESTO DEL CARLINO che per la seconda volta in un anno ci ha dedicato un'intera pagina facendoci una bella intervista. Sempre in occasione del lancio di questo nuovo cd a Londra siamo stati seguiti dalle telecamere di SKY di David Romano, Nicola Brignoccolo, Jonathan Strappa che hanno ripreso il concerto, ci hanno fatto delle interviste e hanno realizzano un servizio su di noi che poi fra settembre e ottobre è andato in onda su SKY, digitale terrestre e altri canali nazionali e regionali.
Poi sempre nei mesi di settembre e ottobre siamo stati chiamati, anche grazie alla Necroagency, da diverse radio nazionali e la rivista METAL MANIAC ci ha dedicato una pagina intervistandoci nel mese di ottobre e a novembre ci ha fatto una bellissima recensione all’album.
E come ultime novità ci sono che saremo sulla rivista di ROCK HARD di Febbraio con intervista, recensione e brano sul cd promozionale ma soprattutto la meravigliosa novità è che siamo stati confermati al WORLDS END MUSIC FESTIVAL 2012 in Austria per questa estate!
Parliamo del nuovo album: qual è stata la reazione di critica e pubblico?
La reazione della critica come accennavo prima è stata ottima, da Metal Maniac che ci ha dato 8 e che ha usato bellissime parole per descrivere questo cd, a tante altre recensioni che stanno uscendo. Anche essere chiamati poi da un’etichetta di Los Angeles per essere inseriti in una loro compilation è una buona conferma e un buon segnale. Poi quelle del pubblico sono stata anche meglio forse, ci sono arrivati diversi messaggi ed email di complimenti per l’ottimo lavoro e siamo molto contenti sperando che il cd continui a fare una buona impressione.
Da dove nasce il vostro sound? Quali band vi hanno influenzato?
Non saprei. Veri gruppi di riferimento non ne abbiamo. Soprattutto nel metal e soprattutto in questi ultimi cinque o sei anni. Per lo meno io non mi sento legato a nessuna band in particolare attualmente. Anni fa, e anche tutt’ora, devo dire che ho apprezzato tantissimo l’ultimo cd dei One Minute Silence che era One Fits All. Mi era piaciuto tantissimo e tutt’ora continuo ad ascoltarlo con piacere e sono contentissimo del fatto che si sono rimessi insieme per continuare a fare musica, anche se da quanto ho visto non c’è più il batterista. Però per esempio il nostro cantante Paolo ascolta molto i Korn, Pantera, System of a down, Avenged Sevenfold, Killswitch Engage…probabilmente, anzi sicuramente, lui è quello più hard & heavy della band! Io in questi cinque o sei anni, anche per gli studi che sto portando avanti, mi sto facendo delle grandi scorpacciate di musica classica, ascoltandola e analizzandola partiture alla mano. E sta facendo lo stesso, se non di più, il nostro tastierista Stefano studiando anche composizione oltre che pianoforte classico in conservatorio. Poi Michele, il batterista spazia dalla musica classica al progressive.
Quanto è importante per voi l'aspetto tecnico?
L’aspetto tecnico inteso come bravura pratica nel suonare il proprio strumento per noi è fondamentale. Ma non per farne un inutile sfoggio bensì perché la padronanza del proprio strumento è basilare per riuscire ad esprimersi bene tramite quello. Poi c’è anche l’aspetto tecnico inteso come tecnica compositiva di un brano e anche quello è molto importante se si vogliono scrivere pezzi, sapendo cosa si sta facendo, con un senso di struttura ed equilibrio (o squilibrio se si preferisce…) e con la consapevolezza di dove si sta andando ma soprattutto perché si sta andando verso quella direzione e non verso un’altra…
Come nasce un brano dei Nefesh? Chi ha il ruolo principale in fase compositiva?
In generale principalmente il “portatore di idee” sono io. Diciamo che le ispirazioni principali vengono da me, anche perché scrivo i testi delle canzoni e ho un’idea più ampia delle atmosfere che penso scrivendo i testi. Poi tutti membri del gruppo ci mettono il loro in modo assolutamente unico e prezioso. È come se io portassi un marmo lavorato grezzamente e l’idea di come finirlo, poi tutti insieme iniziamo a dare colpi creando così la scultura finale.
Di cosa parlano i vostri testi?
La nostra musica è interessata principalmente all’interiorità umana in tutti i suoi vari aspetti: dai deliri neri alle vette più alte e illuminate. Personalmente sono molto interessato al “sociale” e poiché ogni situazione sociale ha le proprie radici dai percorsi individuali di ogni uomo che ne fa parte credo che non ci sia tema più sociale della singolarità. L’uomo nelle sue pulsioni di luce e di tenebra. L’uomo alla ricerca del proprio percorso nella vita, alla ricerca di se stesso. Io credo che ogni uomo abbia la capacità di creare la propria vita tramite la propria immaginazione…proprio nel nel modo in cui ci pensiamo e ci immaginiamo. Nel bene e nel male. Secondo me ogn’uno di noi è creatore di se stesso principalmente tramite i passaggi del pensiero, della parola e delle azioni. Nel senso che ciò che pensiamo di noi stessi è la prima parte, ciò che diciamo di essere, a noi e agli altri, è la seconda e ha un peso ancora più creativo e rilevante nella nostra evoluzione/auto creazione, e infine nello scalino più alto c’è il come ci comportiamo. Credo che se vogliamo cambiare la nostra vita e la nostra “immagine” si debba partire dallo scegliere d’immaginarci in un altro modo, poi lo dobbiamo dire e infine ci dobbiamo comportare secondo quell’immagine che ci siamo creati. Sembra molto ‘una sega mentale’ ma se si prova è incredibile cosa si possa fare…e poi c’è da dire che ognuno di noi dovrebbe cercare d’immaginarsi il più bello e fantastico che può. Per lui e per tutta la società in cui vive. Poiché se una persona riuscirà ad essere felice e realizzata poi porterà felicità e positività in tutto il suo ambiente e inevitabilmente tutti noi ne trarremo giovamento nelle nostre vite. In linea di massima le società, in generale, si possono migliorare davvero solo migliorando singolarmente noi stessi. Non credo che ci sia nessuna legge “dall’alto” che possa davvero cambiare le cose, l’unico “alto” siamo noi come singole parti di tutta l’umanità…ho un po’ divagato ma era per dire che in fondo i nostri testi parlano appunto di tutto questo, degli squilibri interiori e delle ricerche intime dell’uomo, della ricerca del riuscire a dare, quindi ricevere, amore da cui poi deriva tutto il “bello” e il “brutto” della vita di ognuno di noi. Se ci pensi, infatti, tutto nelle nostre vite deriva dalla presenza o assenza di amore…nelle cose che pensiamo, che diciamo e che facciamo…nel nostro lavoro, verso le persone che ci circondano, verso le cose che facciamo e verso quelle che evitiamo o desideriamo…ok mi fermo qui se no esagero in lunghezza e la gente giustamente si addormenta…
Parliamo della dimensione live: quanto è importante per voi? Ci sono turneè in preparazione?
La dimensione live è fondamentale per diversi motivi. Uno, perché è la fase di divertimento e di maggior energia in uscita e in entrata grazie al pubblico, tramite i live il gruppo si rafforza all’interno e all’esterno. Due, perché è una delle pochissime fonti di guadagno…quando pagano…a parte la vendita dei cd, che tra l’altro spesso avviene ai live. Tre, perché la musica deve essere suonata, non si possono solo incidere cd e pubblicizzarsi su internet, la gente deve poterti vedere suonare, deve poterti giudicare per come presenti il tuo progetto su di un palco. C’è da dire però che purtroppo trovare live è molto difficile per il nostro genere e soprattutto se fai musica inedita. Ma ci stiamo provando…anzi se chi legge conosce locali metal che fanno suonare nella sua zona parlate di noi al proprietario o scriveteci il nome del locale e lo contatteremo noi! Attualmente, come dicevo, dopo aver presentato il cd a Londra stiamo cercando live in Italia ed all’estero per continuare a presentare il nostro lavoro in giro e cogliere complimenti e critiche. Diversi live in Italia e all’estero li abbiamo già trovati, molto probabilmente saremo anche a Graz ad aprile o questa estate grazie al production manager Emanuele Giovagnoli ma soprattutto siamo stati confermati al WORLDS END MUSIC FESTIVAL 2012 in Austria per questa estate e forse saremo anche confermati in un altro importante festival ma per ora, non essendo certo, non faccio nessun nome…
Cosa ne pensate della scena italiana? Quali band vi piacciono?
Io penso che la scena italiana stia in un periodo di grande crisi per il rock e per il metal, e forse lo è sempre stato…generalmente accettiamo senza battere ciglio suoni e stili provenienti dall’estero, principalmente dagli Stati Uniti e forse un po’ anche dal nord Europa, anche se quello che sento in genere sono sempre gruppi d’ispirazione americana. Io forse ultimamente essendo molto in giro in Europa non sto ascoltando molto altri gruppi emergenti metal italiani. Devo dire però che anche qui in UK, dove sto vivendo da cinque mesi, sto sentendo più o meno le stesse scelte musicali da parte dei gruppi come in Italia…c’è come un gusto generalizzato e massificato in modo del tutto anonimo principalmente verso il metalcore. Io tante volte non riesco a sentire la differenza tra un pezzo ed un altro ma ancora più preoccupante (forse è un problema mio…), tante volte non riesco più a sentire la differenza tra un gruppo ed un altro. Il problema è proprio questo: anche i gruppi emergenti si sono adattati al sound e allo stile dei gruppi che le case discografiche maggiori fanno uscire oggi e che a loro volta si adatta a quello che in genere la gente si aspetta di sentire dai gruppi “metal”. Questo lo trovo molto demoralizzante per la musica stessa: la massificazione e la “globalizzazione” delle idee anche in campo musicale. Tante volte fa sorridere che i gruppi urlano testi per esempio contro i fenomeni di cultura di massa e le cose “commerciali” e poi loro stanno suonando assolutamente nello stesso modo di altri miliardi di gruppi. Comunque secondo me di gruppi validi nell’underground ce ne sono tanti in Italia, ci sono tanti ragazzi che suonano molto bene ma che qui in Italia, dove manca un vero “giro” per il metal, è difficilissimo che escano. A volte, è demoralizzante ma mi sembra che riescano ad uscire i gruppi che hanno più soldi a disposizione e non quelli che davvero hanno le potenzialità per uscire e della bella musica da proporre. Però, bisogna crederci sempre e anche noi da gruppo emergente vogliamo continuare a crederci e fare sacrifici per la nostra musica e spero che anche tutti gli altri gruppi emergenti italiani continuino a fare lo stesso. Spero che i gruppi metal italiani e il metal italiano in genere riesca nel tempo a crearsi un proprio posto internazionale, stimato e rispettato…
Raccontateci un episodio positivo e uno negativo della vostra carriera.
Di positivo nella nostra “carriera” c’è la determinazione con la quale da anni crediamo e portiamo avanti questo progetto e di negativo c’è che si fa una fatica indicibile a suonare la propria musica fuori dalla propria sala prove. Comunque le cose si stanno muovendo bene ultimamente dobbiamo cercare di farle andare sempre meglio!
Conclusione a piacere. Liberi di chiudere l'intervista come ritenete più opportuno.
Per concludere vorrei ovviamente e calorosamente ringraziare te per l’intervista e l’intera webzine per l’impegno verso i gruppi underground. Vorrei anche lasciare ai lettori gli indirizzi dei nostri social network per seguirci, indicando anche come poter comprare il nostro cd…chi vorrà sostenerci comprando “SHADES AND LIGHTS” potrà farlo principalmente tramite questi canali (non menzionando la vendita digitale online su napster, itunes, amazon in cui ovviamente siamo già contattando direttamente il nostro tastierista Stefano [email protected] (soli 10 euro!!! Più spese di spedizione di 2 euro), cosa che ovviamente preferiamo: dai creatori ai compratori senza passaggi intermedi ;D
dal negozio di cd metal “Troppo buio” di Cesena, sia andando personalmente che facendovelo inviare a casa: http://www.troppobuio.it/Prestashop/it/Metal/12467-NEFESH-SHADES-AND-LIGHT-5411313346290.html
o comprando i brani online tramite questo link dal nostro sito su Reverbnation: http://www.reverbnation.com/store/index/artist_1244480
I nostri contatti e siti qui sotto:
[email protected]
www.nefesh.eu
www.reverbnation.com/nefesh
www.myspace.com/nfsh
www.facebook.com/nefeshband
www.soundcloud.com/nefesh
www.twitter.com/nefeshband
www.wiple.it/nefesh
www.youtube.com/user/LyukeMelchisedek
Un abbraccio forte a tutti e a presto in qualche locale!!
Commenti