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NECROMASS

Come Necromass vi formate agli inizi dei ’90: come si è formata la prima formazione? A.S.A.: I Necromass nascono nel 1992, da un iniziativa di Carlo Bellotti, che abbandonati le band Massacrator/Dark Lust, formò insieme a Marco Mazzoni ed altri musicisti, la primissima incarnazione dei Necromass. La proposta musicale di quel periodo, culminata con la registrazione di un demo, "Connected Body Pentagram" era un Death Metal fortemente influenzato dalla scuola americana (Deicide e Vital Remains su tutti), senza alcuna traccia del sound che poi avremmo sviluppato successivamente: difatti oggi di quella formazione non è rimasto nessuno! E' dal mio ingresso nella band prima del 7" "His Eyes" (1993) e progressivamente quello di Black Wizard e Nachzehrer Mara con il 7" "Bhoma", che verrà crearsi e plasmarsi quel sound e quell'attitudine che avrebbe portato nel '94 a incidere "Mysteria". Come mai i rapporti con la Dracma Records si ruppero? E riguardo oggi a cosa è stata dovuta la scelta su Funeral Industries ? A.S.A.: Con la Dracma ci fu una collaborazione molto interessante all'inizio: venivamo da una esperienza con la Unisound, che non ci aveva soddisfatto per niente, e desideravamo avere un'etichetta che ci potesse seguire anche nella promozione live, culminata con il Satanic World Tour (insieme ai Dark Funeral) e l'Italian Assault Part II; poi nonostante le vendite di "Abyss" fossero andate benissimo, era cambiata la politica dell'etichetta che preferiva investire su altri generi musicali. Di conseguenza anche la nostra fiducia nei loro confronti si esaurì. Poi realizzammo "Chrisalis' Gold", fatto in principio come "promo" per le case discografiche, poi messo in commercio come autoproduzione. Tra le etichette interessate al nuovo corso c'era la statunitense Gothic Records, ma ci sciogliemmo prima di portare a compimento quel percorso. In seguito è stata la Funeral Industries a farsi avanti e a dimostrare un forte interesse nei nostri confronti: in breve tempo sono riusciti ristampare i nostri primi dischi e a fare un ottimo lavoro che ha gettato le basi per l'uscita di "Calix. Utero. Babalon.". Deve esser stato stupendo partecipare al Satanic War Tour nel 1996 coi Dark Funeral e all’Italian Assault Part II... A.S.A. : Ritengo siano state esperienze diverse, ma ugualmente formative, che ci hanno dato la possibilità di conoscere la scena oltre i confini nazionali, di confrontarsi con band del calibro dei Dark Funeral e Sadist e di sviluppare un senso di familiarità col palco e con la vita "on the road". Esperienze del genere oltre a farti crescere musicalmente ti danno l'opportunità di entrare in contatto con realtà che altrimenti sarebbero difficili da raggiungere! Non so se ai giorni nostri sarebbero ripetibili queste esperienze, visto la crisi che attanaglia la vita live nel nostro paese o in Europa in generale, però è comunque stimolante pensare che ci sono paesi, in cui la realtà live è ancora in fermento, e probabilmente, nel prossimo futuro punteremo proprio su questi paesi. Chi era l’appassionato di occultismo nel gruppo? A.S.A.: Nelle prime fasi di esistenza del gruppo, era Carlo che si occupava dei testi, ed aveva un interesse più che altro per il satanismo di stampo LaVey, nonché un interesse sia per la magia di stampo tradizionale, sia per il Thelema ed Aleyster Crowley. In quegli anch'io anni io, che fin da molto giovane ero attratto dall'esoterismo, cominciai a studiare ed approfondire, sia teoricamente che praticamente, la magia soprattutto in ambito Thelemico, cosa che mi porto dietro tutt'ora, e che si riflette anche nel nostro nuovo lavoro, "Calix. Utero. Babalon.". Cosa vi influenzò al tempo, in termini di ascolti, durante la stesura di “Abyss Calls Life”? I testi sono per caso legati da un unico concept? A.S.A.: Dopo 'Mysteria', e l'ingresso in formazione di J.C. Chaos, cambiarono molte cose al nostro interno, la scena Black Metal ci sembrava molto inflazionata, e volevamo in qualche maniera discostarci dal calderone di band che proliferavano in quel momento: inoltre i nostri ascolti erano molto variegati in quel periodo, e la cosa si riflesse nel nostro songwriting: Dream Theater, Queensryche, ma anche molto prog classico, che unito alle nostre sonorità ha permesso di comporre del materiale che discostava nettamente da quello che avevamo fatto in precedenza... Inoltre volevamo dimostrare ai noi stessi dove potevamo arrivare come musicisti, superando quei limiti fisiologici che fanno parte di ogni artista. Per quanto riguardano i testi, essi sono legati in unico concept, che potrebbe essere riassunto nella ricerca del lato istintivo dell'uomo, nel ritorno di esso alla natura, intesa come la Grande Madre, che ci ha concepiti ed a cui ritorneremo. In alcuni brani viene sottolineato il tormento che ne deriva quando questa viene violentata dall'ignoranza e dalla stupidità dell'essere umano, che non vive in armonia con l'universo che lo circonda, e che si nasconde dietro false ideologie e culti religiosi che opprimono l'esistenza! Definirei 'Chrysalis’ Gold' un’uscita forzata. Siete d’accordo? Si poteva evitare? A.S.A.: 'Chrisalis' Gold', come già ti avevo accennato prima, era stato concepito come promo per trovare una nuova etichetta, poi visto che il lavoro ci sembrava valido, decidemmo di stamparlo! Ovviamente era una cosa lontana anni luce da quello che avevamo fatto prima, e in quel periodo avevamo pronti diversi pezzi, tutti su quello stile... Non c'era assolutamente niente di forzato, perché tutti i gli altri pezzi oltre ai due pubblicati, erano nati in sala prove, da improvvisazioni, poi arrangiati, ma tutto era nato in maniera spontanea, naturale. Capisco perfettamente che un estimatore di "Mysteria", ascoltando "Chrisalis' Gold" possa storcere il naso, ma per noi fare musica in quel momento significava seguire quella direzione...Se non ci fossero stati tutti quei problemi personali che ci hanno portato allo scioglimento, probabilmente nel 1999 sarebbe uscito un disco in quella maniera. Passiamo a 'Calix. Utero. Babalon', un album che ho ascoltato più volte, e stento a definire come vostro nonostante a mio avviso penso abbia più qualche richiamo di Abyss che di Mystica. Pensate che questo disco sia il giusto punto di ri-partenza da considerare anche per il futuro? A.S.A.: Più volte, guardando i commenti e le recensioni, tra le quali anche la tua, ho letto che questo disco suona diverso, che questo disco non ha le atmosfere occulte, che suona svedese, che assomiglia ai Dissection, e quant'altro,e mi sono chiesto: ma avremmo dovuto per caso fare un disco fotocopia di 'Mysteria, oppure un altro 'Abyss'? Il cammino che abbiamo avuto, anche se interrotto da una pausa di molti anni, è sempre stato un girare pagina ogni volta e fare qualcosa di diverso; primo perché non è nella nostra attitudine fossilizzarsi, secondo perché è molto più stimolante sperimentare nuove soluzioni, per noi intendo, e andare avanti! Ed è con questo spirito che ci siamo rimessi in marcia, ed abbiamo concepito 'Calix. Utero. Babalon.'. Sicuramente una produzione più raw ed l'utilizzo di tastiere qua e la, avrebbe contribuito a ricreare le atmosfere come nei dischi precedenti, ma quando siamo entrati in studio avevamo le idee chiare: abbiamo chiesto a Tommy che il disco avrebbe dovuto suonare come un disco che esce nel 2013, pulito e potente come sono le produzioni attuali, e questo obiettivo è stato centrato! Con molta probabilità, se avessimo avuto in passato una produzione del genere, anche gli altri dischi sarebbero stati diversi da quello sono! Cosa significa per i Necromass di oggi, la parola "Evoluzione"? A.S.A.: La parola Evoluzione rappresenta per noi un concetto fondamentale, oggi come in passato: significa crescita e cambiamento, significa rinnovamento! Mi sembra che sia una cosa fisiologica e naturale, nonché spontanea per ogni musicista che vive ogni suo momento come una cosa unica ed irripetibile... Chiunque abbia tentato in passato di ripetere le cose ha fatto in precedenza, anche se non meramente per scopo commerciale, ha sempre ottenuto un parziale fallimento, perché non si può fermare il tempo che scorre, ne si può pretendere che dopo anni di distanza le cose siano sempre le stesse! Non ho avuto modo stavolta di approfondire le liriche. Su cosa vi siete orientati stavolta? A.S.A.: Come si può intuire dal titolo del disco, e da quello di ogni singola canzone, la matrice thelemica permea questo disco dall'inizio alla fine! La maggioranza de testi sono legati alla figura di Babalon; vedi per esempio "Chapel of Abomination", "Vacuum" oppure "Scarlet Void of Lust" e "Stellae Rubae". Essa rappresenta nella sua forma più astratta, l'energia sessuale femminile, e nella sua forma più terrena, la "perfetta puttana" descritta da Aleister Crowley in innumerevoli sue opere. E' la donna scarlatta che cavalca la bestia e nella cui coppa il mago versa tutto il suo sangue per unirsi al ciclo Universale, nel sacramento del Graal, e questo concetto viene espresso in questi brani in diverse sfumature ed aspetti." Dawn of silver star" è un inno al Nuovo Eone e all'abbattimento di ogni forma dogmatica di religione e culto, mentre "The Bornless One" ed "Ad Luciferis Vim" sono viaggi nelle profonde tenebre dell'inconscio, accostabili per via dalla similitudine dei soggetti principali, Prometeo nella prima e Lucifero nell'altra, entrambi simboli di ribellione ed entrambi portatori di Luce, Libertà e Conoscenza. Il rapporto creatosi con Tommy Talamanca ormai va avanti da molti anni. Che alchimia si è creata stavolta in studio e qual è secondo voi l'elemento cardine che rende questo album speciale rispetto agli altri, se per voi, come si usa dire spesso, quest'ultimo è il migliore della band? A.S.A.: Per noi era importante ricominciare proprio da dove avevamo abbandonato anni fa, come a dimostrazione che si è chiuso un lungo periodo di silenzio. Poi al di là del significato simbolico di questa collaborazione, tutto è merito dello sviluppo di quei rapporti umani e professionali eccellenti che si sono creati e mantenuti durante tutto questo tempo. Per noi era fondamentale avvalersi della competenza di Tommy per creare un disco attuale, potente e con un sound che riflettesse in pieno quello che oggi sono le nostre esigenze e i nostri gusti. Ho letto di alcune prossime date importanti, potete ricordare a chi legge quali saranno i vostri prossimi appuntamenti dal vivo? Come sono andate fin'ora le date soprattutto ora che avete un nuovo batterista in pianta stabile ? A.S.A. :Abbiamo suonato ad Atene con i Necros Cristos il 14 settembre. e il 19 ottobre a Milano con Aborym, Sudden Death e Rexor :date memorabili! A Milano abbiamo avuto l'onore di avere un session man molto speciale: Nicola degli Handful of Hate, che ha sostituito temporaneamente Nachzerermara alla chitarra! Colgo l'occasione per ringraziarlo della sua disponibilità e la sua professionalità! Questo è solo l'inizio, perché il 29 dicembre suoneremo a Catanzaro, poi a fine Gennaio del prossimo anno saremo a Taranto, con gli Ecnephias! Le date effettuate fino adesso ci hanno dato la possibilità non solo di appurare il nostro stato di forma e la nostra coesione dal vivo, arricchite dall'ingresso di Charun alla batteria, ma di sperimentare live i brani nuovi, che si amalgamano bene in scaletta con i vecchi, e che fino ad ora sono stati ben recepiti dal pubblico che gli ha ascoltati per la prima volta!

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