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MAGNI ANIMI VIRI

Ciao Giancarlo e Luca, benvenuti sulle pagine di Hardsounds! MAV: Ciao ragazzi, siamo molto contenti di poter rispondere alle vostre domande,Hardsounds ci ha sostenuto con entusiasmo e disinteresse, e questo per noi è davvero molto importante. La nostra è un'autoproduzione che ci è costata molti sacrifici, è vero che abbiamo pensato a incontrare i favori del pubblico, ma non possiamo non riconoscere che senza un appoggio come il vostro non avremmo avuto tutta la visibilità e la stima internazionale che stiamo riscuotendo. Dunque, grazie di cuore per tutto ciò che state facendo per noi! "Heroes Temporis" è il primo vagito per i Magni Animi Viri e parliamo subito di concept album. Da dove è nata l'idea per la storia? MAV: l'idea di una rock opera è con noi da sempre, abbiamo solo dovuto attendere tempi e condizioni favorevoli, l'idea del concept invece è del professore Pietro Ruggiero, un nostro caro amico, docente di lettere antiche e moderne. Egli è un personaggio singolare, un colto ed erudito insegnante come non ce ne sono più, sincero umanista che ha deciso di andare in profondità, di scendere nei meandri dell'animo umano per narrare la storia di un uomo, che però diventa un'allegoria universale. E' una sorta di viaggio esperienziale, un itinerario di conoscenza e purificazione nel quale il protagonista trova alcune figure simboliche (l'amore e la donna ideale, i genitori, la morte), in particolare i cavalieri, questi "eroi del tempo" che rappresentano le energie positive alle quali ognuno di noi può attingere. Molti hanno considerato il disco ricco di tematiche fantasy: in realtà non è proprio così, poichè "Heroes Temporis" è un disco reale e ideale al tempo stesso, ma non fantasioso nè fiabesco. Puoi raccontare ai nostri lettori, almeno per grandi linee, l'iter che la vostra idea ha compiuto prima di diventare lo stupendo album che avete realizzato? MAV: la realizzazione dell'album non è diversa da quello che accade di solito, avevamo alcune idee di composizione e arrangiamento, ci stavamo lavorando da tempo, abbiamo provveduto a realizzare delle linee guida poi ci siamo affidati al prof. Ruggiero per le liriche e al maestro Giacomo Simonelli - un autentico professionista - per le orchestrazioni. Gli ospiti internazionali e i due vocalist hanno completato tutto. E' stato molto bello vedere la crescita del lavoro e l'entusiasmo di tutto coloro che ne hanno preso parte, dai musicisti ai fonici di studio. Ci sarà un seguito? Se sì, si tratterà di una storia in cui ci saranno ancora gli Heroes Temporis o ci dobbiamo aspettare qualcosa di totalmente nuovo? MAV: guarda, stiamo rispondendo a tutti nello stesso modo: abbiamo qualche idea ma è ancora troppo presto per concentrarsi, ora siamo in fase di promozione e riteniamo più importante concentrare le nostre energie su questo versante e organizzare degli eventi live. Musicalmente ho molto apprezzato la perfetta fusione di musica e linee vocali: Francesco Napoletano e Ivana Giugliano sono due grandi voci, come hanno fatto ad entrare nel progetto? MAV: volevamo un bell'intreccio di voci maschili e femminili, che rappresentassero anche l'elemento classico e rock, ma volevamo anche il meglio, ovvero dei grandi professionisti. Francesco è un giovane ma esperto tenore, Ivana ha una lunga esperienza in produzioni pop, rock, jazz e quant'altro. Siamo fieri di aver lanciato nel panorama internazionale delle voci così speciali, se ne stanno innamorando tutti! Come fate per realizzare le canzoni? Prendete spunto da altri musicisti in particolare, da libri, film o dalla vita che ci circonda? MAV: indubbiamente la vita, l'arte, la musica degli altri colleghi, tutto può influenzarti nella composizione, sarebbe disonesto negarlo. Nel nostro caso dobbiamo dire che nella composizione ci siamo isolati proprio per evitare condizionamenti, anche se abbiamo studiato altre opere rock proprio per conoscere meglio certi meccanismi e certe dinamiche. Giancarlo viene dalla classica, Luca dal prog e dal rock, ci siamo uniti ed è nata la magia! Forse il segreto è stato questo: più che essere influenzati dall'esterno, è stata l'unione dei nostri mondi interiori e delle nostre origini a fare tutto questo. Sara possibile vedervi in concerto o magari in un vero e proprio spettacolo come ha fatto la PFM per "Dracula"? MAV: ci stiamo organizzando. Non è una cosa semplice, anche la PFM non ha portato dal vivo "Dracula", girare i teatri o le arene con un'orchestra è molto costoso, nel nostro caso poi, l'Orchestra bulgara è composta da 100 elementi, però ici stiamo attrezzando per produrre un grosso evento. Il nostro tempo è scaduto, vi ringrazio per il tempo che mi avete concesso e vi auguro di stupirmi (e stupirci) ancora con la fantastica musica targata MAV. MAV: ti ringraziamo ancora, per noi è molto importante avere un dialogo con una testata come la vostra. Internet e le numerose webzine musicali sono autentici spazi di libertà, degli spazi davvero vitali che ci stanno appoggiando in modo encomiabile. Grazie ancora!

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