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LUNOCODE

Eccoci qui, dopo aver da poco pubblicato la recensione del loro primo EP intitolato 'Last Day Of The Earth', a fare quattro chiacchere con i giovani ed italianissimi Lunocode, e precisamente con il batterista Perseo Mazzoni. Visto che questo è il vostro primo lavoro ufficiale con questo moniker, ci raccontate un po' della vostra storia e di come siete arrivati a far nascere i Lunocode? L’embrione di quello che sarà la band Lunocode si forma nel 2004 per volontà mia, di Paride, Giordano e Francesco sotto il nome di Anima. Ci siamo ritrovati per suonare qualche cover e divertirci ma già con l’idea che in futuro saremmo passati a scrivere pezzi nostri. In effetti in quel periodo abbiamo suonato cover dei generi più svariati (sempre rimanendo all’interno del rock/metal) e ci siamo fatti un po’ le ossa. Dopo qualche mese di ricerca è entrata a far parte del gruppo Cecilia Menghi e con lei abbiamo prodotto il nostro primo demo intitolato 'Birth'. A quel tempo il progetto andava ancora sotto il monicker Anima, come dicevo sopra, ed abbiamo continuato, dopo la pubblicazione di 'Birth', a scrivere altri pezzi. Nel 2009 ci siamo sentiti pronti per la registrazione di un nuovo lavoro ed abbiamo iniziato il percorso che poi ha portato alla registrazione ed alla produzione di 'Last Day Of The Earth', che è uscito il 20 Gennaio per Spider Rock Promotion. C’è da dire che il disco esce nel 2011 anche se abbiamo iniziato i lavori nel 2009 perché abbiamo fatto tutto (fino al più piccolo dettaglio) da soli con le nostre sole forze e quindi abbiamo utilizzato questa "sfida" anche per imparare ed entrare nel meccanismo della produzione di un disco a livello professionale, non lasciando nulla al caso. C’è da dire che, anche alla chiusura dei lavori, abbiamo atteso un po’ di tempo perché ci siamo detti: ok, il disco è pronto, ci è costato tanta fatica…vogliamo trovare qualcuno che lo sappia promuovere come si deve! Fortunatamente siamo entrati in contatto con Spider Rock Promotion che si è subito dimostrata interessata alla nostra proposta ed…eccoci qua. Dopo l’inizio del contratto con Spider Rock abbiamo anche individuato il nostro nuovo monicker (Lunocode) che è andato a rimpiazzare Anima: era da parecchio che volevamo cambiare nome, sia per fare, in concomitanza dell’EP di debutto, un "fresh start" per il gruppo e sia perchè, come immaginerete, il nome Anima è un nome piuttosto diffuso tra le band e noi volevamo invece un nome che fosse unico e che ci contraddistinguesse in maniera univoca. Lunocode è un gioco di parole tra Lunokhod (il primo rover automatico ad aver messo "ruota" su un corpo celeste diverso dalla terra) e code, codice, in inglese. Troviamo che questo nome descriva, meglio di ogni altro, le atmosfere che ci piace evocare con la nostra musica. Inoltre, essendo il rover originale di fabbricazione russa ha anche dei punti in comune con le tematiche del nostro prossimo full length…e quando uscirà scoprirete il perché! Un piccolo appunto riguardo la cantante Cecilia Menghi: lei è stata la cantante ufficiale del gruppo quando ancora si chiamava Anima, e per questo ha cantato anche su 'Last Day Of The Earth' ma le nostre strade si sono separate ben prima della rinascita del gruppo sotto monicker Lunocode e per questo viene annoverata come "guest" nel booklet del disco. La cantante dei Lunocode si chiama Daphne Romano ed è lei che fa parte della line-up stabile della band. Avevamo notato la cosa dal booklet del disco e poi qualche giorno fa è arrivata la comunicazione ufficiale dell'entrate di Daphne Romano nel vostro gruppo. Ci sarà un cambiamento nello stile vocale della band con passaggio di consegne che inciderà sulla vostra proposta musicale o possiamo aspettarci che tutto rimanga sostanzialmente invariato? Come specificato Cecilia era la cantante del gruppo quando eravamo sotto il monicker Anima. Con il cambiamento a Lunocode non cambia solo il nome, ma proprio il gruppo, lo stile musicale e tante altre cose nell’assetto di tutti noi. Cecilia canta nel cd perché abbiamo iniziato a registrarlo quando ancora il monicker era Anima e per questo, in seguito alla sua uscita dal gruppo, visto il restyling completo della band, è stata accreditata come guest. Dopo la dipartita di Cecilia ci siamo messi a tastare il terreno per trovare non una sostituta ma una cantante dal diverso stile che potesse dare quella marcia in più e quel taglio più particolare alla nostra musica. Quando abbiamo contattato Daphne e le abbiamo proposto la collaborazione lei è stata subito entusiasta del progetto. Ovviamente nelle nuove canzoni la voce sarà usata in maniera diversa e con uno stile maggiormente interpretativo, viste anche le influenze ed i gusti musicali di Daphne. Sicuramente le nuove canzoni non saranno più legate ad un certo tipo di cantato power, quindi, ma avranno un sapore maggiormente progressive, come in generale anche tutta la parte strumentale. Ci racconti la vostra esperienza e le eventuali peripezie che avete dovuto affrontare per arrivare ad un contratto, come quello con la Spider Rock, che vi ha permesso di pubblicare questo lavoro? Quanto è difficile per una giovane band che si avvicina al panorama musicale trovare la forza e le l'occasioni per emergere ed arrivare ad avere la possibilità di confrontarsi con il mercato come sta succedendo a voi? Beh come dicevamo il lavoro da fare è stato tanto, tantissimo. Ma lo abbiamo fatto con il sorriso sulla bocca e spremendoci sempre al massimo (rinunciando a varie e varie ore di sonno rimanendo svegli a lavorare) e quindi siamo contenti di tutto ciò. C’è da dire, poi, che lavorando si impara, ci si fa le ossa, si capiscono cose che non si potrebbero capire se non ci si mette in gioco. Le difficoltà non sono state poche, ma la nostra determinazione e soprattutto l’umiltà nel guardarci intorno cercando di imparare da chi ne sa più di noi non sono state da meno. E qui arriviamo alla seconda parte della domanda. Non so se è il genere di risposta che uno si aspetterebbe, ma io penso che, anche se le difficoltà sono tante, una band che voglia veramente fare qualcosa, nel suo piccolo, di soddisfacente, debba semplicemente smettere di lamentarsi ed iniziare a lavorare sodo. E quando intendo sodo intendo dire che la band deve essere vista come un secondo lavoro e deve essere portata avanti con lo stesso senso di responsabilità che una persona solitamente profonde in ambito lavorativo. Quello che accade, invece, è che tutti si lamentano di tutto, tutti stanno a dire quanto è difficile fare qualcosa e nessuno fa nulla. Quello che è peggio è che spesso chi si lamenta parla per sentito dire perché non ha effettivamente mai provato a fare qualcosa con il 100% dell’impegno, certi non si rendono nemmeno conto che in una band il "suonare lo strumento" sia una minima parte del lavoro necessario per lo sviluppo della band e del progetto stesso. In conclusione, io penso che le difficoltà siano molte, ma che non sia impossibile togliersi qualche piccola soddisfazione come stiamo facendo noi. La chiave è lavorare sodo e mantenere sempre un atteggiamento umile, cercando di carpire con gli occhi i segreti di quelli che ce l’hanno fatta. Noi siamo un gruppo che ha iniziato ora a muovere i primi passi come tanti altri, chissà se qualcuno si ricorderà di noi tra qualche mese, chissà come andranno le cose, nessuno sa leggere il futuro. Ma non è questo l’importante, l’importante è impegnarsi nel fare quello che si ama fare e smettere di lamentarsi! Veniamo a parlare del disco: 'Last Day Of The Earth' è un EP molto interessante che ci ha colpito subito per la qualità delle composizioni e l'ottima performance di tutti i componenti. Ci dite cosa vi ha spinto a questa scelta musicale power/prog e quali sono stati gli spunti per scrivere la musica che lo compone? In realtà non abbiamo mai "deciso" di fare power/prog, ma semplicemente ci siamo messi a comporre delle canzoni inserendo gli elementi che fanno parte dei nostri gusti musicali e questo è quello che è venuto fuori. Al tempo in cui sono state composte le canzoni di 'Last Day Of The Earth' tutti noi eravamo presi da gruppi quali Dream Theater, Stratovarius, Angra, Fates Warning, Queensryche, Pain of Salvation. E’ facile capire che i nostri gruppi preferiti di sempre ci hanno influenzato nella composizione. Le tracce che lo compongono parlano di argomenti che trattano l'universo e la condizione umana anche in maniera filosofica, come si può notare anche il titolo che gli avete dato la dice lunga. Cosa vi ha fatto fare questa scelta particolare e complessa, ma nel contempo molto interessante? Anche questa non è stata una scelta. Diciamo che io (ndr Perseo Mazzoni) mi sono sempre occupato di scrivere i testi delle canzoni che componiamo ed allo stesso modo sono sempre stato affascinato da certi argomenti, l’universo mi ha sempre attirato e quindi non posso fare a meno di ragionare su queste tematiche durante la mia vita. Questo significa che quando scrivo una canzone, volente o nolente, tendo a dedicarmi a questo genere di cose…semplicemente perché sono le cose che più catturano la mia attenzione! Oltre ai testi, però, curo anche l’ideazione del "concetto" di tutto il disco. Mi piace che ogni nostro disco sia un oggetto complesso, che rappresenti un "concetto", appunto. Mi piacciono i dischi composti di tante parti che, sommate tra loro, formino una struttura atomica (indivisibile), una immagine complessiva fatta di tanti dettagli giustapposti l’uno con l’altro, tutti indispensabili, secondo una logica ben precisa che va al di là delle sole lyrics o della musica e che coivolga tutto il package del cd. Per questo io vedo 'Last Day Of The Earth' non solo come un album ma come una opera che, nel suo piccolo, sia da vedersi nell’insieme musica + lyrics + artwork per mantenere intatte le sue caratteristiche e non uscirne "castrata". Mi rimane difficile concepire le canzoni come slegate l’una dall’altra o ascoltare le canzoni senza pensare a certi dettagli dell’artwork, perché solo sommando tutto questo il progetto sottostante che sorregge e valorizza il significato del lavoro che abbiamo fatto viene alla luce. Inutile ripetere quindi che 'Last Day Of The Earth' è in realtà in mini-concept album e lascio agli ascoltatori (chi vorrà) il divertimento di scovare tutti i dettagli ed i particolari che abbiamo disseminato nelle canzoni, nel disco e nell’artwork in modo da farsi una idea di quale sia appunto la "storia" ma soprattutto il messaggio del concept. 'Last Day Of The Earth' è comunque un anticipo del full length che avete in cantiere e che pubblicherete nel prossimo futuro. Avete già deciso quanto ci sarà di questo EP nel disco finale o avremo tutta una serie di tracce nuove, ma sulla stessa riga di questo lavoro? Avete già un'idea circa le tempistiche per la sua pubblicazione? Effettivamente 'Last Day Of The Earth' non contiene delle canzoni che saranno presenti anche nel full length: è solo un EP che contiene brani sui quali abbiamo lavorato nell’ultimo periodo e che servono un po’, se vogliamo, a delineare alcuni tratti stilistici che l’ascoltatore potrà sicuramente ritrovare anche nel full length che stiamo componendo. In realtà, però, durante la composizione del full length, abbiamo notevolmente cambiato stile, preferendo soluzioni musicali diverse e spesso anche molto molto diverse da quanto potete sentire su questo disco. Le nuove composizioni saranno più complesse e, speriamo, mature ed interessanti. Abbiamo inoltre in mente di far uscire un altro piccolo lavoro tra 'Last Day Of The Earth' ed il full length, rimanete connessi e riceverete news nei prossimi mesi. Il discorso è che a noi non piace fare due volte la stessa cosa, quindi ovviamente i prossimi dischi saranno sempre una evoluzione di quelli precedenti, questo è sicuro! Parlaci un po di voi (se ti va naturalmente): quali sono le vostre passioni e, se ci sono, i vostri punti di riferimento (della musica ma non solo) che vi danno ispirazione o ai quali “puntate” come obiettivo da raggiungere? Siamo semplicemente 5 ragazzi che si divertono a fare quello che fanno. Tutto nasce dal divertimento, ma il divertimento della miglior specie, quello fatto con il massimo dell’impegno seguendo un ideale ben preciso: creare della musica che ci piaccia e farlo nel miglior modo possibile e con la massima professionalità. Ci piace godere di tutte le cose belle che gravitano attorno all’avere un gruppo musicale (suonare, conoscere posti nuovi e gente nuova, esprimere dei concetti e dei sentimenti attraverso la musica). Cerchiamo di spostare sempre la linea del traguardo qualche passo più in avanti appena ci arriviamo vicini. Fino ad ora il sogno era registrare il nostro disco e vederlo pubblicato, ed a questo ci siamo arrivati. Il prossimo passo sarà il full length e l’andare a suonare il più possibile in giro per l’Italia. Ponendosi dei traguardi piccoli, anche se ambiziosi, uno dietro l’altro, si riesce a godere appieno del raggiungimento di ognuno di essi e si cresce, acquisendo sempre una maggiore professionalità e competenza in ciò che si fa. Non esiste, in breve, un punto di arrivo definito…vedremo cosa riusciremo a fare prima di morire! Per quanto riguarda le nostre influenze beh sarebbe una lunga lista quella che dovremmo fare, perché all’interno del gruppo ognuno di noi ascolta cose molto eterogenee. Io per esempio ascolto qualunque tipo di musica abbia come requisito l’essere ben suonata e l’ispirarmi emozioni profonde oppure di trascinarsi dietro concetti e tematiche impegnative sulle quali possa ragionare. Ma praticamente, nel complesso, ascoltiamo tutto, cercando sempre di CAPIRE perché qualcuno ha fatto qualcosa e cercando di impadronirci di qualsiasi tipo di contaminazione. La gente non lavora a caso, non compone a caso. Checchè se ne dica, tutti i generi musicali hanno il loro perché e la loro logica. Ascoltiamo (ed analizziamo, sezioniamo, studiamo) dal metal al rock, dalle colonne sonore al pop…fino a Lady Gaga (sul serio)! Siamo giunti alla fine dell'intervista e quindi non ci resta che salutarvi ed auguravi buon lavoro, sperando di risentirvi al più presto per il vostro primo full length. Vi lasciamo quindi spazio per una chiusura a vostro totale piacimento. Grazie ancora ed alla prossima! Siamo noi che ringraziamo voi sia per la recensione sia per questa intervista. Vorremmo salutare e ringraziare tutte le persone che ci hanno e ci stanno supportando, tutti quelli che, nel bene o nel male hanno avuto una influenza su di noi in ambito musicale e vi ricordiamo che, in linea con le politiche Spider Rock Promotion, chiunque voglia procurarsi una copia di 'Last Day Of The Earth' può acquistarla in formato digitale online in uno dei tanti store digitali convenzionati con Believe Digital (iTunes ad esempio). Se acquistate l’intero album sullo shop online di Spider Rock, oltre alle canzoni, sarà presente anche l’artwork completo stampabile (è presente anche l’immagine da stampare fisicamente sopra al cd). Se invece vorrete acquistare una copia fisica del cd tenete d’occhio lo shop Spider Rock Promotion perché tra qualche tempo saranno disponibili delle copie ufficiali del disco anche li. Grazie a tutti e speriamo di risentirci presto!

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