GOLEM (Ita)
Ennesima realtà interessante dell'underground italiano, figura storica della scena metal meridionale, i baresi Golem tornano all'attacco dopo sei anni di silenzio. Periodo che ha visto una svolta nel sound dei pugliesi, di cui è ottima testimonianza il nuovo 'One Bullet Left, recensito da poco sulle nostre pagine. A margine della serata di presentazione del disco, ci siamo fatti una chiacchierata col bassista. Nuovo album per i Golem, dopo sei anni dal precedente. Chi sono i Golem adesso? 6 anni sono davvero tanti non è vero? Fra 'Black Era' e il nuovo 'One Bullet Left i Golem sono maturati come musicisti, come persone...tutto questo tempo fra un lavoro e l'altro è servito a questo...a far maturare il nostro sound, forse ci ha fatto perdere un pò di visibilità è vero, ma è stata una tappa obbligatoria...eravamo insoddisfatti della direzione che la nostra musica stava prendendo allora abbiamo accumulato materiale, lo abbiamo ascoltato abbiamo deciso in che direzione andare musicalmente parlando. Abbiamo anche messo su uno studio di registrazione che lavora a pieno regime, ognuno di noi ha avuto anche altre esperienze musicali, abbiamo imparato ad usare nuove tecnologie per arricchire il nostro sound che nel frattempo aveva implementato le tastiere...insomma non siamo stati con le mani in mano ma abbiamo lavorato sodo sempre per i Golem. Ed eccoci qui nel 2011 forti di una nuova line-up che vede l'ingresso di Rino "Big Roger" Ricco alla batteria e forti di un nuovo album che spacca come 'One Bullet Left', pronti a suonarlo e a promuoverlo! Parlateci del nuovo album. Come siete arrivati a questo nuovo sound? 'One Bullet Left' è l'evoluzione naturale dei sound dei GoleM. Se ascolti il nostro precedente lavoro 'Black Era' potrai facilmente sentire come alcuni elementi del nuovo disco erano già presenti: le voci pulite, le ritmiche più moderne, le tastiere...non abbiamo fatto altro che lavorare su questi elementi che ci piacevano e che piacevano alla gente che ha ascoltato quel lavoro e così gli abbiamo sviluppati. 'One Bullet Left' è aggressivo e melodico, brani come "We Say No!", "It's A Long Night" o "The Remain" sono nel puro stile Golem ma l'approccio moderno di brani come "No Remorse" o "The Joker" rende il nuovo album difficilmente accostabile ad esempio solo al death metal di stampo melodico e scandinavo a cui di solito venivamo accomunati. Ben intenso ci fa sempre piacere quando ci paragonano ad In Flames, Soilwork o Dark Tranquillity solo che sentivamo il momento di fare qualcosa di personale e diverso, qualcosa che allargasse i nostri orizzonti e li allargasse anche a chi poi avrebbe ascoltato l'album...togliere il piede dall'acceleratore ad esempio, avere un approccio più rock-oriented se vuoi, ma anche avere un riffing tagliente quando serve o liberare la doppia-cassa in corse selvagge sui ritornelli, abbiamo anche lasciato soli basso e batteria in alcuni momenti, "The Joker" appunto, cosa che non avevamo mai fatto prima...ogni elemento doveva avere una propria collocazione e risalto così da far risultare il tutto compatto ed eterogeneo nel prodotto finale che è 'One Bullet Left' nella sua interezza. Io personalmente penso e spero che l'album farà apprezzare sonorità più aggressive a chi di solito non le mastica e viceversa a chi invece fa dell'aggressività il proprio credo che anche rallentando un pò non si perde per nulla l'impatto che ogni band metal, qualsiasi generi si suoni, dovrebbe avere! Parlateci del songwriting, chi ha avuto la "parte del leone"? Ottavio è il principale songwriter dei Golem. In sala prove ci porta delle idee già pronte, canzoni complete nella loro struttura base, poi tutti insieme le proviamo e le arrangiamo...per ultimi vengono aggiunti i testi e gli arrangiamenti di tastiere e samples. Sono ormai anni che lavoriamo così è più "economico": ci evita lunghe sessioni di songwriting in sala prove in cui magari a nessuno vengono idee, alla fin fine la creatività non è una cosa che puoi accendere solo quando sei in sala prove, e ci permette di concentrarci sull'arrangiamento che è diventato parte fondamentale del processo creativo dei Golem...un buon arrangiamento può risolverti tanti problemi. Come mai la chitarra, elemento portante del vostro sound, in questo disco ha un ruolo più marginale? Mmm...devo dirti la verità non sono d'accordo con questa affermazione. Le chitarre sul nuovo album hanno un ruolo molto "diverso" ma non marginale...vedi i nostri primi lavori sfruttavano le chitarre in maniera massiccia con armonizzazioni, fraseggi e via discorrendo a volte però ci ritrovavamo con le ritmiche sovrastate e i ritornelli, da sempre parte fondamentale nel nostro sound, che venivano penalizzati perché "appesantiti" dal lavoro delle chitarre che non ci permetteva di sfruttare melodie vocali più articolate ad esempio. Per questo abbiamo reso più prominenti le chitarre come ritmiche lasciando ora alle tastiere e ai samples il compito di armonizzare o creare fraseggi...di questo ad esempio ne hanno beneficiato le linee vocali, più varie non solo sui ritornelli, ma soprattutto i soli di chitarra che ora risultano molto più godibili spiccando di più rispetto al passato dove i tappeti di chitarre quasi li inghiottivano...senza contare che Ottavio ha probabilmente registrato i migliori soli che io gli abbia mai sentito fare...Se vuoi questo cambio nell'uso delle chitarre lo si può vedere anche nell'ottica di un maggiore ascolto delle bands della scena americana piuttosto che i soli gruppi della scena scandinava. C'è un nuovo batterista in formazione, quanto ha inciso sul sound dei Golem? Ha inciso molto devo essere sincero. Volevamo che fosse proprio Rino a sostituire Damiano dietro le pelli perché conoscevamo il suo modo di suonare, volevamo un batterista potente ed intuitivo che avesse un approccio moderno allo strumento e che non disdegnasse passare da parti velocissime di doppia-cassa quasi power metal a momenti più cadenzati o in cui la batteria dovesse "colorare" i brani più lenti...insomma che avesse un'ampia gamma di ascolti tale da poter variare il suo modo di suonare a seconda del brano...la nostra scelta è stata ripagata in pieno: non solo in meno di 45 giorni ha imparato tutti i brani ma gli ha anche arricchiti con i suoi fill di batteria...poi la fase di pre-produzione e le sessioni di registrazione della batteria sono filate liscie come l'olio. Il risultato è evidentissimo sul disco! Quello che ha colpito soprattutto il sottoscritto è stata la produzione, cosa ci dite al riguardo? Abbiamo registrato il disco ai Golem Dungeon Studios: avere il proprio studio di registrazione allevia un pò la pressione permettendoti di fare un minimo di pre-produzione e di dedicare un pò di tempo in più al mixaggio, ciò non toglie che il merito della produzione superba di 'One Bullet Left' è anche da imputare al nostro ingegnere del suono, nonché responsabile di tutte le produzioni del Golem Dungeon Studios, Giuseppe Dentamaro. Giuseppe è un vero e proprio produttore nel senso più ampio del termine non limitandosi solo a registrarti schiacciando un tasto, quello con un pò di pratica lo possono fare tutti, ma fare una session di registrazione con Giuseppe ti fa crescere come musicista: non lesina mai un consiglio, è sempre pronto a suggerirti un arrangiamento per far uscire meglio il brano nella sua interezza ha una visione d'insieme che solo i grandi musicisti, essendo lui anche un eccellente tastierista, hanno. Conosce la tecnologia presente in studio, dal programma per registrare agli ampli delle chitarre, come le sue tasche e poi è in continuo aggiornamento quando pensi che abbia trovato il suono definitivo per un rullante o una chitarra la settimana dopo ne ha già un altro meglio, appena esce un disco di una band metal, rock, pop che attira la sua attenzione è lì che lo spolpa per carpirne i segreti. Senza contare che le tastiere e i samples sono state poi riarrangiate, e in alcuni casi anche suonate, da lui...noi avevamo una idea sui suoni e su come avremmo voluto che suonasse ONE BULLET LEFT, lui ha preso le nostre idee e le ha ampliate facendolo suonare potentissimo! Parlateci dell'etichetta, come è stato lavorare con la Southern? La Southern Brigade Records nasce da una sinergia fra il Golem Dungeon Studios e Ottavio. Ci sono tante band valide nel panorama pugliese e del sud Italia come fare per valorizzarle? Creare una etichetta per promuovere queste band ed evitare che si perdano nelle faglie del sistema...in 10 anni di attività coi Golem abbiamo raccolto abbastanza contatti e internet offre una serie impressionante di strumenti per promuovere una band solo che molti non lo sanno, o non hanno dimestichezza con il computer e così via. È chiaro che la prima band che sarebbe uscita sotto SOUTHERN BRIGADE sarebbero stati i Golem, giusto per iniziare ad oliare i meccanismi, in seguito credo in tarda primavera seguirà l'uscita del secondo full-leght dei Backjumper, altra validissima band barese. Vogliamo battere anche questa via: siamo una nuova e piccola realtà non ci aspettiamo nulla nè promettiamo nulla alle band che si mettono in contatto con noi... Si prospettano grandi manovre in sede live? Dopo il release party per 'One Bullet Left' dell'11 marzo al Target Club di Bari dove abbiamo suonato tutti i brani dell'album e dove Rino ha fatto il suo esordio alla batteria, ci aspetta un mini-tour italiano in cui saremo l'official supporting act dei RAGE: 15,16,17 aprile a Bologna, Bolzano e Novara. La Vivo Management ci ha offerto la possibilità di questo mini-tour e l'abbiamo colta al volo sia perché accompagneremo una band storica del panorama metal europeo ma anche perché avremo modo di suonare davanti ad un pubblico che magari non è avvezzo a certe sonorità che proponiamo e quindi potremmo raccogliere nuovi fans: i concerti sono la miglior forma di promozione possibile! Per il futuro ci stiamo muovendo vagliando varie proposte: vorremmo incrementare l'attività live dei Golem in maniera massiccia e continuativa contando però che 'One Bullet Left' esce il 30 aprile non so se questo sarà possibile prima dell'estate sicuramente faremo dei festival estivi poi in autunno vedremo...ci piacerebbe avere la possibilità di un tour in compagnia di qualche nome importante... Cosa ne pensate della scena metal italiana? Il metal in Italia è vivo, vitale...c'è molta qualità in Italia più che in altri paesi più blasonati dove spesso la qualità e la creatività passano in secondo piano rispetto alla quantità. Ma a parte qualche caso eccezionale le nostre band faticano ad affermarsi o ad avere il giusto riconoscimento...perché? Io penso che sia un problema di diffusione: mancano locali dove suonare con regolarità, e parlo di località attrezzati per la musica dal vivo non posti adattati, precludendo così la possibilità di scoprire che oltre i grossi nomi internazionali, o i piccoli nomi internazionali pompati dalla stampa o dalla pubblicità, ci sono band valide dietro casa e sono italiane, italianissime! uscite dalle vostra case, toglietevi le cuffie dei lettori mp3, andate ai concerti, iniziate a suonare anche solo per passare un paio d'ore in compagnia di persone che apprezzano gli stessi gruppi che piacciono anche a voi, spaziate nei generi e sottogeneri del metal ci sono band italiane valide in tutti i campi del metal dal power al brutal...lo ripeto e non me ne vergogno di dirlo il metal è vivo e vitale in Italia ma ci dobbiamo credere tutti supportando le band... Ci raccontate un episodio particolarmente figo della vostra carriera? E uno particolarmente negativo? In 10 anni di attività dei Golem credo di aver perso il conto dei momenti fighi e soprattutto di quelli negativi...ti posso però dire che ci sono momenti appaganti e momenti meno appaganti nella vita di una band. È stato appagante ad esempio l'altra sera dopo il release party di 'One Bullet Left' fare una foto con un gruppo di ragazzi e uno di loro mi ha detto: "è da quando ho ascoltato black era che vi porto nel cuore...vedervi stasera e sentire i nuovi pezzi è stato bellissimo"; meno appagante è stato ad un certo punto nel lasso di tempo intercorso fra i nostri album vedere le altre band andare avanti e noi smaniare dalla voglia di suonare, registrare il nuovo album...alla fine abbiamo stretto i denti ma è stata dura... Conclusione a piacere... Ringraziamo te Francesco e tutti gli amici di Hardsounds.it per lo spazio concessoci, vi ricordo i prossimi appuntamenti live dei GoleM: 15,16,17 aprile saremo in tour con i Rage a Bologna, Bolzano e Novara veniteci a sentire non ve ne pentirete! Se invece non passiamo dalla vostre parti, ma speriamo di farlo presto, raggiungeteci sul nostro sito ufficiale oppure sul nostro profilo Myspace o sul profilo Facebook. Ascoltate la nostra musica, fateci sapere cosa ne pensate...nel frattempo STAY HEAVY & SUPPORT MUSIC NOT RUMORS!
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