The Cult Of Sickness è un lavoro molto ambizioso, pregno di piccoli tesori da scoprire: parlateci un pò del tempo che vi ha visti coinvolti nella stesura del disco, comprese le persone che vi son state accanto in quest'avventura ....
Davide: The Cult Of Sickness è il frutto del lavoro compositivo iniziato nel settembre 2009, e terminato all'incirca nel febbraio dello scorso anno, un mese prima dell'entrata al Fear Studio per le registrazioni. In quel lasso di tempo, le varie canzoni hanno subito diverse modifiche fino ad arrivare alla forma da noi ritenuta più congeniale. L'intento era quello di creare un album "crossover" in cui fosse comunque dominante la matrice estrema della musica: difatti qua e la sono presenti parti che vanno dal jazz al funky, dalla samba ad altre dal sapore vagamente industrial. A distanza di quasi un anno dalla sua incisione, mi sento di dire abbiamo rispettato le intenzioni iniziali. Ci sono state persone esterne al gruppo che ci hanno accompagnato nella realizzazione dell'album: in primis Alex Guadagnoli (ex-chitarrista di Addiction Crew ed Electrocution) che ha seguito da LA le varie evoluzioni dei nostri brani e a cui è stata affidata la post produzione dell'album. Un amico con cui si è rinnovata una collaborazione che già in precedenza ci aveva soddisfatti. Per le registrazioni al Fear, ci siamo affidati a Max Canali (ex-Electrocution, Folder e molti altri) e a Simone Mularoni (Empyrios e DGM). In chiusura, ospiti vocali dell'album, Alan Dubin (Old, Khanate e Gnaw); Mick Montaguti (Electrocution e Black Madonna) e Domenico Roviello (ex-Gory Blister). Dal momento della firma del contratto con l'ottima Buil2kill Records, a livello promozionale siamo seguiti da Trevor (Sadist) e da Federico Gasperi.
Tony: in realtà è accaduto tutto abbastanza in fretta, dall'uscita dell'ep Deaf Songs For A Dead World al disco, non mi è sembrato sia passato molto tempo. Il processo compositivo è stato molto veloce anche per dei tempi tecnici che abbiamo dovuto rispettare. Per l'ambizione alla quale ti riferisci direi di si, è ambizioso nel senso che vuole rivolgersi a tutti coloro che apprezzano la musica estrema fatta con un certo criterio tecnico, diciamo con certe finezze, e tanto per mettere da parte un po di modestia, far capire che anche noi italiani sappiamo essere ad un certo livello. Basta con questa esterofilia! Poi quando registriamo cerchiamo di vivere la cosa come se fosse una sorta di festa, per questo cerchiamo di coinvolgere tanta gente dalle collaborazioni più disparate come con Mick o Domenico o Alan, ad un producer/amico come Alex Guadagnoli che anche se da lontano ha svolto un ottimo lavoro!
Ridurre all'osso Happy Tantrum degli O.L.D. per poi plasmarla secondo lo spirito Any Face, deve essere stato un vero divertimento: come mai la scelta di quel brano di quella band e poi, con quel grandissimo ospite quale Alan? non è cosa di tutti i giorni avere una persona del genere vicino ...
Tony: mah ... se non ricordo male fu Davide a proporre quella canzone, all'inizio quando la ascoltammo per fare un po il punto della situazione mi misi le mani nei capelli .. Conoscevo già il pezzo ma analizzare un brano così, diciamo sperimentale, fu un vero momento di follia! Considera che le registrazioni di allora non erano tecnologiche come quelle di oggi quindi fatica doppia. Si, ci siamo decisamente divertiti volevamo riproporre l'atmosfera del pezzo più che altro, senza far dimenticare che a suonarlo eravamo noi, così abbiamo un pò plasmato il tutto. Spero sia arrivato il messaggio.
Omar: meglio che ti risponda Davide, la cover è stata una sua proposta, devo dire che il risultato finale è stato positivo.
Davide: gli ottimi Antonio ed Omar ricordano bene; quello che dimenticano, forse, sono gli insulti diretti al sottoscritto. Furono geniali!!! Scherzi a parte, la mia scelta è ricaduta su "Happy Tantrum" per diversi motivi: in primis perchè se devo cimentarmi con una cover per poi registrarla, trovo decisamente più stimolante e divertente interpretarla a modo nostro piuttosto che cercare di riprodurla fedelmente. Sempre collegato a questo discorso, per affrontare un lavoro del genere, preferisco che ci si impegni su canzoni provenienti da generi lontani dal nostro. Ultimo, ma non meno importante, il fatto che da quando fu pubblicata, ho sempre amato "Happy Tantrum". Per quanto riguarda la collaborazione con Alan: eravamo in contatto da qualche tempo e semplicemente gli ho chiesto se fosse disponibile a registrare le parti vocali nella nostra versione del suo brano. Si è mostrato subito entusiasta dell'offerta ed il risultato lo si può sentire sul nostro cd. Motivo di orgoglio, i suoi commenti più che lusinghieri sul nostro operato. Per amore di gossip comunque preciso che in undici anni di storia di questa band, "Happy Tantrum" non è la prima cover che gli Any Face si dilettano a interpretare a modo loro. Esclusa la canzone di cui si parla, la meglio riuscita fu "what you waiting for" di Gwen Stefani nel 2005. Era uno spasso per noi suonarla e penso sarebbe stato divertente per il pubblico poterla ascoltare. Peccato che la formazione che la proponeva, non sia riuscita a sopravvivere abbastanza a lungo per poterla incidere e proporre dal vivo. Inizialmente avevo pensato di rimetterci mano, ma dubito fortemente che Yuri si sarebbe sentito a proprio agio a cantare versi tipo "You're still a super hot female"...
Ad oggi la vostra formazione ha subito già una leggera scossa: niente screzi si spera! Parlateci di Yuri e di Domenico ... cosa avete già in mente di fare per il futuro con domenico?
Davide: Yuri Bianchi non penso abbia bisogno di molte presentazioni. Ex singer degli Hybris di Bologna nei primi anni 90; uno dei fondatori e cantante degli Addiction Crew, in cui ha militato dal 96 al 2006; ha cantato ed inciso con gli electrocution ed è stato il frontman dei Bloodline Propaganda. Niente screzi: semplicemente gli impegni lavorativi non gli permettevano di poter affrontare la distanza geografica che lo separava dal resto del gruppo. Gran cantante, qualcuno a suo tempo lo definì "un cavallo di razza della scena italiana" e non posso fare altro che confermare. Domenico è stato il cantante dei Gory Blister prima del loro debutto discografico e sul loro terzo album. Un ottimo cantante ed un interprete più che convincente. Purtroppo per motivi personali è rimasto con noi solo cinque mesi. Difatti le nostre strade si sono divise da qualche settimana e noi gli auguriamo ogni fortuna. Ogni separazione rappresenta sempre un piccolo trauma, soprattutto in un contesto in cui il rapporto non è solo professionale ma anche di amicizia, e a seconda dei casi e delle motivazioni affrontarle è più o meno difficile. ma passato il primo momento di emotività totale ed analizzato cosa entrambe le parti sono in grado di dare e ricevere, ci siamo resi conto dell'inevitabilità delle divisioni. tornando alla band, non siamo rimasti con le mani in mano ed il nostro nuovo frontman èun altro volto noto della scena tricolore, ovvero l'ex cantante e chitarrista dei bolognesi Electrocution Mick Montaguti. per cui cambiano i volti e le influenze ma non gli intenti: suonare dal vivo il più possibile; comporre materiale sempre migliore e far conoscere a più gente possibile la nostra band.
Ognuno di voi, nel disco, non fa che mettere in mostra delle capacità tecnico-compositive davvero notevoli: qual'è il vostro background musicale? Non a livello di ascolti intendo di studi, modo di approcciarvi al vostro strumento ...
Tony: Io suono la chitarra fin da piccolo,classica prima ed elettrica poi. Ho frequentato diversi istituti di musica moderna tra cui il CPM di Milano e la Scuola Mondo Musica di Varese, dove ho avuto modo di studiare con insegnanti di alto livello come Donato Begotti prima e Aldo Guarisco poi. In mezzo ci sono stati tante bands con cui ho suonato, cover e non, (a livello underground ovviamente). Attualmente oltre a militare negli Any Face insegno in un liceo musicale.
Davide: ah, io rappresento l'anima hardcore della band: datemi un basso, un jack ed un amplificatore e faccio un gran casino! Sono l'unico autodidatta degli Any Face attuali. Purtroppo non ho mai seguito per lungo tempo dei corsi seri per il mio strumento: quando avevo le possibilità economiche e di tempo per farlo, mi sono imbattuto in "insegnanti" il cui unico intento era clonare se stessi ed i propri gusti negli allievi. Con personaggi di questo tipo non è mai finito molto bene il rapporto. Grazie, ma non fa per me! Sono stato invece allievo di due ottimi maestri negli anni, ma con uno è finita causa distanza in un'epoca in cui internet muoveva i primi passi; il secondo e molto più recente è sempre impegnato in quanto richiesto turnista. Il loro approccio è stato ciò che io cercavo, ovvero qualcuno che mi dicesse:"io ti insegnerò a suonare il basso e ti darò le basi per affrontare qualsiasi stile. una volta scelto quello a te più congeniale, lo approfondiremo insieme". Per questi motivi, ho passato tantissimi anni ad esercitarmi da solo sullo strumento per parecchie ore al giorno, sacrificando spesso tanti altri aspetti della mia vita. A livello tecnico ho la fortuna di aver quasi sempre collaborato con musicisti preparati da cui ho potuto "rubare" ed apprendere molto. A livello compositivo, da sempre mi affido alla mia fantasia ed alla mia creatività. Lusinghiero per me il giudizio più che positivo sulle mie capacità e preparazione da parte del mio ultimo maestro. La critica ricorrente invece è sulla mia impostazione: in pratica non mi si può guardare ah ah ah!!!!
Omar: ho iniziato da bambino a suonar la batteria, frequentando il C.T.A. ora N.A.M.M. con Tullio De Piscopo, passato poi con altri maestri per approfondire altri generi, diciamo che però la mia testa ha sempre deviato sempre verso il metal. Comunque, come musicista prediligo generi musicali un po' più tecnici e complicati, molte volte non metal. Cerco di assimilare molto le varie sfumature di generi musicali diversi, per poi integrarle nel genere che vado a proporre con la band, come ascolti invece son quasi a 360°, con maggior attenzione verso l'hard rock, il prog di un certo tipo e il vecchio thrash.
Immagino che ora che siete ben avviati, vogliate già tornare in pista, sia dal vivo che per fare un altro lavoro con la lineup nuova, o mi sbaglio? O avete idee e concentrazione su altre cose?
Tony: perfetto tutto giusto ... l'obiettivo principale ora come ora è il live per promuovere il disco ma in cantiere c'è già del materiale nuovo. Sai, tanto per essere pronti e non ridursi all'ultimo minuto. In realtà ci piace inserire di tanto in tanto un brano nuovo in scaletta, così testiamo anche la reazione del pubblico.
Nelle chitarre del nuovo disco, si può ascoltare un certo mood dissonante, a volte i due chitarristi si incrociano creando un sound sia letale e diretto, senza troppi orpelli, sia iper-tecnico e "strano" (dissonante appunto) ... da dove nasce questa -pericolosa- natura del guitar-working?
Tony: è semplice: sperimentazione! Non volevamo creare delle armonizzazioni di facile digeribilità, perchè ci suonavano scontate e un pò commerciali. È comunque frutto di un approccio "jazzato". Mi è tanto caro quel genere di musica che non posso fare a meno di riversare le mie influenze in ciò che faccio.
Davide: da quando io ed Antonio abbiamo iniziato a collaborare al progetto Any Face, uno degli obiettivi è sempre stato quello di cercare di essere personali. vero che le dissonanze di cui parli non sono cosa nuova nel nostro genere, ma a nostro avviso sono qualcosa di non ancora ampiamente esplorato e con un raggio d'azione molto più vasto di quanto comunemente si pensi. In più su questa scelta hanno ovviamente influito i gusti personali di ognuno di noi.
Sul fronte live non so assolutamente niente: mi informate?
Tony: ci stiamo organizzando per suonare il più possibile, abbiamo appena fatto una data al rock'n'roll di milano, che è andata molto bene. Quindi siamo fiduciosi nel tornare il prima possibile a riproporci dal vivo. Magari verso il centro Italia.
Solito ma utile congedo: avete qualcosa da aggiungere? Grazie per tutto!
Tony: grazie a te innanzitutto ... poi support music not rumors ... comprate i cd! E infine viva la figa!
Omar: grazie a te per l'intervista e il sostegno. Speriamo di risentirci presto con novità di rilievo, passo e chiudo. Nano nano!
Davide: Grazie per l'intervista, per lo spazio e per l'interesse dedicatoci! Rispettate la natura!!!
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