ALICE CORTELLA: I dischi della vita
Dischi che ti hanno cambiato la vita, o ti hanno aiutato a crescere e superare periodi bui della propria vita anche solo per l’artwork di copertina, o perché una singola canzone ti ha completamente stregato, o perché il chitarrista figo/la cantante gnocca di quella particolare band li sognavi anche sulla tazza del cesso. Non soltanto i dischi più belli in assoluto, ma quelli che a cui si è più legati sul piano sentimentale. Sarebbe troppo facile chiederlo ai diretti interessati, no? Allora proviamo a torturare gli addetti ai lavori…
Fa la discografica per mestiere. La sua vita ruota attorno alla Red Cat Records, seria realtà che fa anche da ufficio stampa e management oltre che da etichetta. Vive di musica ogni santo giorno, e quelli che seguono sono i suoi cinque amori...
NIRVANA – Nevermind
In realtà non si tratta di un disco, ma bensì di una cassetta. Acquistata per la precisione in quel di San Marino (dove negli anni ’90 costavano molto di meno) durante una vacanza con la mia famiglia. Avevo circa 14 anni (1995) e fu il mio primo e, lo ammetto, casuale approccio al mondo del rock!
AT THE DRIVE IN – Relationship of Command
Semplicemente perchè lo lego al concerto più “emozionale” visto fino ad ora. Al Rolling Stone di Milano, qualche mese prima che si sciogliessero.
LUCIO BATTISTI – Emozioni
Luci, ombre, profumi della mia infanzia hanno anche una colonna sonora: questa.
TOOL – Lateralus
Una lenta, ma decisa risalita.
RADIOHEAD – The Bends
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