YAWN : Materialism
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29/04/2022Il progetto Yawn regala questo primo album in studio, non volendosi soffermare su generi o definizioni, ma lasciandosi andare ad un’improvvisazione fatta di emozioni. Puri sentimenti, a cui inadeguatamente forse cerchiamo di appiccicare qualche indicazione per chi avrà la fortuna e la voglia di incrociarne le note. Parliamo di un sound sperimentale, rumorismo sonoro a tratti tribale e selvatico, a metà tra jazz e suoni più modernamente metal. Parliamo di Meshuggah e Gojira, totalmente destrutturati però, influenzati da livree elettroniche e da una intensa voglia di osare, senza se e senza ma. Pause, silenzi di contemplazione tra ambient e psichedelia, si infrangono poi tra le metalliche barriere di una realtà da cui si vuol evadere. Ingranaggi in movimento, movenze robotiche e poi un flusso di caos che viene veicolato da puro avanguardismo. Tonalità progressive, si intrecciano in questo universo cibernetico in cui le macchine si muovono e costruiscono, ma tra i quali si muovono creature viventi. Forse tale tecnologia dall’anima di silicio prende coscienza, ed una spiritualità nuova, fatta di scatti meccanici, prende il sopravvento. Materia che prende forma e sulla quale essere umano si siede, contemplandone la magnificenza, diventandone parte. Full-length complesso, sicuramente apprezzabile da chi non si ferma ai dogmi dei filoni musicali, volendo andare oltre ad esplorare l’espressività umana.
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