WITHOUT PUSHIN UNCLE: FELICE DESTINO

E’ punk rock di discreta fattura e, talvolta, originale e personale quello che ci propongono qui gli scalmanati Without Pushin Uncle, che escono per Sana Records produzione con un full length corposo (tredici brani, più tre bonus tracks acustiche registrate dal vivo, e che dimostrano anche un’altra faccia, tutt’altro che disprezzabile, della band), che fin dall’artwork e dal packaging ha stampato punk rock in faccia, al 100%. Fortunatamente, bastano pochi secondi del brano introduttivo Salvami per capire che, fortunatamente, i Without Pushin Uncle hanno un pelo di personalità in più rispetto alle miriadi di cloni che anche nel punk rock ormai sovraffollano la scena, cosa anche abbastanza scontata se pensiamo che chiunque, utilizzando un paio di accordi, può potenzialmente scrivere un brano punk, purchè rudimentale. La band inserisce nell’insieme infatti un po’ di folk, grazie all’utilizzo dell’armonia, che distingue quindi il combo nostrano dai concorrenti. Sembra di sentire persino eco dei mitici Gogol Bordello (e non poteva che essere altrimenti), nei tredici pezzi di Felice Destino. Non tutto è oro quel che luccica, comunque, e i brani della band forse soffrono un po’ di ripetitività nella formula; da rivedere anche l’artwork, certo grezzo e sentito, ma anche di realizzazione mediocre. Le armi ce le hanno, devono solo imparare a usarle.