WINDS OF TRAGEDY : As Life Drifts Away
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28/06/2022Primo sigillo discografico per il progetto cileno Winds of Tragedy, la cui line-up è composta dal solo Sergio González Catalán, il quale ci risulta si avvalga di un sessionist per la batteria. Il sound proposto è un doom metal molto tetro, dalla voce che tocca i confini del funeral, per poi ritmicamente spostarsi nel melodic black metal. Full-length che alterna la presenza monolitica a più articolate armonie ed ambientazioni. Le otto tracce si muovono su tonalità conosciute, mostrando talvolta alcuni limiti dati dalla connaturata essenza dei one man project, in cui poi, per forza di cose, alcuni tratti risultano carenti. Ovvio però che questo è un peccato venale, perché non è certamente la tecnica o il virtuosismo quello che una band di questo tipo va cercando. I brani scorrono gelidi e pressanti al contempo, come da dogma dei due filoni citati, senza oggettivamente spostare l’indice di gradimento dell’ascoltatore, ma riuscendo comunque a risultare genuino. La presenza sparuta in sottofondo di una voce, più epica e melodica, riesce ad emozionare e a creare una certa alternanza nei toni nel comparto vocale. Sofferenza ma anche voglia di reagire, un crescendo di emozioni che riesce a trasportarci nella old school, facendo del minimalismo e delle distorsioni un’arma familiare ma al contempo efficace del disco. C’è trasporto nelle note di As Life Drifts Away, il cui limite è la mancanza di una personalità vera e propria, ma è base di partenza per un artista che dimostra sensibilità per le armonie e per il doom più struggente.
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