VARATHRON: Untrodden Corridors Of Hades
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16/01/2015Che ormai i Varathron registrino un disco senza pressioni alcune lo si è capito considerando la cadenza minimo quinquennale tra un disco e l'altro. 'Untrodden Corridors Of Hades' su Agonia Records è un buon disco non c'è che dire, lo si intuisce da subito, appena gli otto minuti di ”Kabalistic Invocation Of Solomon” ci avvolgono con un black-doom lento, quasi liturgico nell'uso delle tastiere e dei cori gregoriani in sottofondo, che si conclude però con delle urla blasfeme che preannunciano un cambio repentino verso una bella sfuriata di puro black metal nella migliore tradizione ellenica. ”Realm Of Obscure” è un altro bel pezzo che esplode al suono di corni di guerra, e per sette minuti mantiene alte le aspettative di ascolto. Dalla terza traccia si torna verso tempi più doomeggianti che però segnano anche un calo di ispirazione evidente nei riff. Non nelle tastiere per fortuna che riescono a tenere in piedi il disco fino alle ultime due tracce, quando il songwriting riacquista efficacia soprattutto nella conclusiva e anch'essa piuttosto lunga ”Delve Into The Past”, dove l'alternanza di mid tempos e accelerazioni, sempre impreziosite da passaggi melodici, tornano a fare la differenza. Come i cugini Rotting Christ i Varathron proseguono per la loro strada; la loro musica è chiara come le loro intenzioni e la loro concezione di estremo. Mancano però quelle sensazioni ricreate in passato dalle chitarre, in grado di farci respirare quell'aria funesta tipica dei concept antichi e mitologici che da sempre hanno rivisitato nei lavori precedenti, in particolare in 'Stygian Forses Of Scorn'.
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