TITAAN: Itima
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30/12/2020Un unico brano di quarantasei minuti circa è la seconda uscita discografica per Titaan. Il progetto vede protagonista Lalartu, enigmatico musicista le cui origini geografiche paiono sconosciute. Il sound proposto è un black metal dalle ambientazioni sperimentali, certamente dalle basi avanguardistiche, ma mai esasperatamente prolisso. La nera fiamma brucia di old school, mirando però una certa voglia di andare oltre di realtà quali Deathspell Omega e Blut Aus Nord. Il brano ha un continnum di intenti, soffuse suite legano sfuriate a ritualistiche preghiere. Voci narranti, scandite da ipnotiche ritmiche, si rovesciano poi in conati di odio, viaggi in universi paralleli che ci estraniano dalla realtà, uno spazio silente in cui archetipo echeggia nel vuoto e cupo infinito. Siamo proiettati in un'immagine alienante, in cui si susseguono note e variazioni di un artista poliedrico ma mai prolisso o fine a se stesso nel voler andar oltre i dogma del genere. Itima è un esperimento riuscito, il cui limite è una certa ridondanza di intenti nella parte finale, sicuramente però perdonabile. Aspettiamo un'altra uscita, per vedere come si svilupperà la proposta di Lalartu.
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