TEMPLE OF THE STARS: Nightspirit
data
14/02/2020Carezzevoli note che si susseguono nella prima fatica discografica dei Temple of the Stars, progetto che vede protagonisti il polistrumentista Tobias Tåg e Niklas Norrgrann. Tanta delicatezza e gusto per le melodie per un progetto che fa perno sul folk, mostrando poi sfumature progressive rock. Full-length dall’innegabile tatto, fanciulla che ci abbraccia e spegne ogni interiore collera, rassicurante tepore che ci culla, mitigando un rancore che ci lasciamo finalmente alle spalle. Il gioco di colori degli strumenti, unitamente ad un’interpretazione vocale di qualità, ci ricorda le suite più melodiche dei mitici Jethro Tull. La chiave qui è ovviamente più metal, però la sofisticatezza è accostabile. L’uso del flauto e la fluidità del disco raggiungono l’ascoltatore con immediatezza, una nostalgia che non rattrista e che riempie il cuore di ricordi appaganti. Siamo dissetati di serenità in un contesto egregiamente confezionato e che può attirare l’attenzione di un’ampia gamma di pubblico. Certamente non manca sensibilità a Nightspirit, disco che guarda senza facilonerie al folk, prendendo dalla tradizione quella consapevolezza che solo l’esperienza sa donare. Il full-length è stato prodotto da Mathias Lillmåns, frontman di Finntroll, garanzia di un’effettiva qualità dei suoni. Il garbo dei Temple of the Stars non deve far pensare ad un lavoro poco incisivo, prova evidente di come si possa essere affabili, senza cadere nella banalità. Se il duo saprà crescere ulteriormente, aggiungendo personalità ed idee, potrà fare un considerevole salto di qualità. I margini per migliorare ci sono tutti, il tempo ci dirà il suo sincero responso.
Commenti