STORMLORD: MARE NOSTRUM
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30/06/2008Ben quattro anni sono passati dal precedente ottimo studio album ‘The Gorgon Cult’, ma non sono passati invano, visto che quello che ho tra le mani oggi, ‘Mare Nostrum’, è senza dubbio il miglior prodotto, il più maturo e complesso partorito dalla mente dei capitolini Stormlord. Il sound è tornato quello degli esordi, molto vicino a quello che caratterizzava il grandioso ‘At The Gates Of Utopia’, epico e drammatico, basato sulle atmosfere create dalla tastiera, ma oggi arricchito decisamente da quelle che erano le influenze moderniste, catchy e molto violente apparse sul Gorgon. Gradevole novità è la prima song acustica realizzata dalla band, ”The Castaway”, che riesce ad esprimere la potenza del gruppo anche attraverso questa forma canzone, ma non è la sola novità presentata da parte del combo capitanato da Cristiano Borchi, che inserisce all’interno delle tracce addirittura strumenti etnici come il sitar e lo scacciapensieri. Nove songs complesse e non banali, ben scritte e ben suonate, prodotte a meraviglia, e guarnite da un artwork molto bello. Beh… nulla da aggiungere se non gran bell’acquisto per la Locomotive records, che pubblica quello che per ora è il miglior album estremo dell’anno secondo chi vi scrive, anzi, extreme epic, come lo definisce la band stessa.
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