STATE CHAMPS: Living Proof
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20/06/2018Proporre qualcosa di originale ed interessante, che si distingua dalla massa, è diventato qualcosa di molto difficile, in particolar modo all'interno di un genere pericolosamente tendente all'omologazione come il pop punk. Ci provano col terzo lavoro gli statunitensi State Champs, riuscendoci solo in parte. All'interno di questo nuovo 'Living Proof' è evidente la volontà di alzare leggermente l'asticella e proporre qualcosa di più ambizioso e magari coeso; l'impresa in alcuni momenti riesce ed anche bene, grazie all'aiuto del produttore John Feldmann (sorta di guru del genere, dietro il banco anche per Blink-182 e Good Charlotte, tra gli altri) e alla partecipazione di due pesi massimi del genere come Mark Hoppus dei Blink-182 (co-autore dell'ottimo singolo "Dead And Gone" e guest vocalist in "Time Machine") ed Alex Gaskarth degli All Time Low. I tredici pezzi contenuti in questo nuovo lavoro sono formalmente perfetti, una sorta di bignami del perfetto disco pop punk, a partire dalla fresca ed azzeccata opener "Criminal", ma non riescono pienamente nell'impresa di proporre qualcosa che faccia realmente saltare sulla sedia. 'Living Proof" è un disco costruito benissimo, che non faticherà nel far breccia nel cuore degli amanti del genere grazie ad una manciata di pezzi davvero ispirati, convincenti anche quando si distaccano leggermente dal solito cliché del proiettile da due minuti ("Crystal Ball" ed il lento "Time Machine", non a caso le migliori del lotto), ma fallisce nel proporre qualcosa che faccia realmente saltare sulla sedia. Le basi però ci sono, magari verranno sfruttate ancora meglio in futuro.
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