SØNDAG: Bright Things
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10/03/2017Passare da un genere molto impegnativo come il post-metal con sfumature death ad un progetto prettamente alternative-grunge, e mantenere se non addirittura migliorare il risultato, non è proprio cosa da tutti. Ci hanno provato nel 2015 il batterista Riccardo Lovotti ed il chitarrista Marcello Lega, un tempo al soldo degli Edema, e che dopo lo scioglimento di questa band si sono apprestati a formare i Søndag, con l’aggiunta alla voce e al basso di Riccardo Demarosi, ad alla seconda chitarra di Marco Benedetti. L’anno dopo danno alle stampe, grazie alla OverDub Recordings, ‘Bright Things’ che è il disco di debutto della band piacentina, e che propone un bel alternative rock misto ad un post-grunge di chiara matrice americana, bello sostenuto ed ampiamente vivissimo. Il pezzo iniziale “Sweet” inizia con un approccio che ricorda, tra altri, negli effetti di sottofondo anche gli U2 del periodo di ‘All That You Can’t Leave Behind’, ma nella sostanza la band sprigiona potenza ed atmosfera di tutto rispetto, con Riccardo Demarosi fortemente sugli scudi con la sua voce efficace, in perfetto alternative american style. “Back In Town” mostra un Demarosi che affronta linee vocali molto care a Chris Cornell, soprattutto nell’aggressivo ritornello, e la costruzione del brano sembra ben lineare e con un rock difficile da scardinare, talmente è compatto. Stessa cosa per “Polite Rebel”, altro pezzo bello potente con una gran prestazione sia della batteria di Riccardo Lovotti, che delle chitarre di Marcello Lega e Marco Benedetti, capaci di assoli ben fatti. Il groove adrenalinico continua con “Viper”, brano dall’andamento sostanzialmente veloce ed aggressivo. Si attenuano leggermente i toni, ma non la gran sostanza, con “Wax”, dove tornano prepotenti gli assoli di Lega, e con la voce di Demarosi che si mantiene viva e calda, dopodiché si rientra nella cornice che risulta più presente all’interno dell’album, l’aggressività alternative-grunge del combo piacentino con la title-track. “Leftlover” inizia con gli strumenti che entrano ad uno ad uno: prima la batteria a dettare il ritmo, poi un ottimo giro di basso ad opera dello stesso Demarosi, infine le chitarre lucide e pulite che introducono il cantato di Demarosi, ancora una volta convincente. Si conclude prima con una più tranquilla “Spitfire”, con un Demarosi che sembra leggermente in flessione dopo la gran prova nei precedenti brani, ma che si mantiene sempre a galla; e poi la conclusiva e nuovamente vincente “Time Has Come”, che chiude in modo degno un album che piace e si fa apprezzare subito sin dai primi ascolti. ‘Bright Things’ dura effettivamente poco (poco più di mezz’ora), ma è talmente carico e ricco di ingredienti che sicuramente sazierà molti palati; e qualora qualcuno avesse ancora fame, basta ri-premere ‘play’ per farsi di nuovo una bella abbuffata di rock alternativo. I Søndag sono una band che sicuramente avrà ampi consensi anche dal vivo, se riuscirà a mantenere il vigore espresso nell’album, e che può ben sperare per il futuro grazie ad un genere che risulta sempre ben apprezzato.
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