SINHERESY: Domino
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21/04/2017Ecco che abbiamo di fronte un altro acquisto della famiglia Scarlet Records, da sempre attenta a ciò che succede e che può emergere in ambito italiano. Ed anche questa volta, sembrano aver avuto l’occhio giusto e le sensazioni migliori nel promuovere il terzo album dei friulani Sinheresy, che si esprimono come tra le realtà più interessanti del metal melodico moderno italiano. La caratteristica che sembra essere basilare nell’ascoltare ‘Domino’ è una facilità di ascolto che rende il prodotto fruibile a tutti, anche a chi non è particolarmente avvezzo a sonorità metalliche. E inoltre, tutti i brani di ‘Domino’ sono caratterizzati molto da una buona alternanza tra voce maschile e femminile. Quella di Stefano Sain, in generale, sembra più dotata ed espressiva soprattutto durante i ritornelli, mentre quella di Cecilia Petrini possiede e mantiene una sua personalità in tutto l’arco dell’album, senza sostanziali cali o flessioni. La voce di Cecilia si mantiene prevalentemente su registri medi tendenti al basso, ma le sue linee sono continue e credibili, e quindi facilmente godibili. I Sinheresy suonano un metal moderno, con inserti sinfonici dove risulta più opportuno, disegnando un approccio molto heavy ma improntato sulla scorrevolezza e sulla facilità di ascolto. Risultano meno pacchiani degli ultimi Amaranthe, acquistando in sostanza e credibilità, grazie alle buone dinamiche ritmiche e musicali date dalla chitarra di Lorenzo Pasutto e dalla base ritmica di Alex Vescovi e Davide Sportiello. Oltre ai brani più sostenuti che riempiono la maggioranza dell’album, la band non disdegna assolutamente passaggi densi di atmosfera e di passione, come in “The Island Of Salt And Grass” dove il calore della voce di Stefano e l’espressività di Cecilia si amalgamano con una struttura arieggiante fatta di tastiere e brezze marine che toccano il cuore. E’ una band che si ispira molto al metal sinfonico e moderno di matrice olandese, che connette potenza, vigore ed epicità nei modi giusti, con spruzzate che profumano intensamente di anima struggente. Si sentono spesso e volentieri richiami degli Autumn degli ultimi album e di Within Temptation, un riferimento che permea in maniera aromatica tutto l’album, in particolare in un brano come “Believe”. Ed è una band che ha nelle sue corde anche quell’atteggiamento malinconico che è segnato soprattutto dall’attitudine artistica di Cecilia: la sua voce nella conclusiva “…Another Life”, accompagnata da un tranquillo pianoforte, è espressione del sentimento profondo di ricerca di qualcuno o di un luogo particolare a cui sostenersi, nella ricerca di un conforto. I Sinheresy dimostrano quindi di essere una gradevole realtà del metal italiano, e grazie all’accordo con la Scarlet possono aumentare anche la loro popolarità verso l’esterno, dove il genere del melodic modern metal è sempre ben apprezzato e sostenuto.
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