SALTY DOG: Lost Treasure
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13/02/2018I Salty Dog nascono come band nel 1986, per poi pubblicare il loro primo lavoro in studio nel 1990. Cosa accade poi? Dopo aver dato alla luce 'Every Dog Has Its Day' fermano la loro produzione discografica, tornando solo oggi con 'Lost Treasure'. Il loro è un hard rock pregno di blues e di melodie, voce graffiante, e adrenalinici crescendo chiudono un cerchio già di per sé coinvolgente. Aerosmith e Led Zeppelin sono i parallelismi che ci vengono in mente, ballate romantiche e poi quell’aspra indole che Jimmy Page & co. hanno saputo trasmettere durante tutta la loro carriera. Chitarre calde ed avvolgenti disegnano armonie che sublimano in una pungente interpretazione vocale che tanto ci rammenta Robert Plant. Al di là del déjà-vu resta tanto entusiasmo per un lavoro comunque fresco, per certi aspetti dalle ritmiche ammiccanti, sornione e capace di trasmettere buon umore. "Honeysuckle Wind" è l’esempio calzante, un brano altalenante e ciondolante, oseremmo dire anche folklorico, in grado, come del resto anche in altri punti dell’album, di essere ironico per espressività. "Didju" continua su quella linea, scuotendoci dal torpore e risvegliandoci tra risate e traballanti ed improvvisati balletti. Vi consigliamo i Salty Dog se volete fare un salto indietro nel tempo e se volete dell’hard rock schietto e con spunti blues interessanti.
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