PHLEBOTOMIZED: Deformation Of Humanity
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08/05/2019I Phlebotomized erano una formazione all’avanguardia nel panorama death metal dei primi anni '90 perché utilizzano delle soluzioni stilistiche che contrastavano con il trend imperante all’epoca; nello specifico inserivano le tastiere in un genere duro e puro come il death metal, sulla scia di quanto fatto dai precursori Nocturnus. Nel 1997, dopo soli tre album, decidono di porre fine all’avventura per poi tornare sui loro passi e rientrare in carreggiata nel 2013 ripubblicando il secondo e terzo album, mentre nel 2019 danno vita al nuovo album sotto l’egida della Hammerheart. Nonostante il lungo periodo di iatus lo stile di fondo sembra non essere cambiato molto, l’avanguardismo giovanile ha lasciato spazio ad un cyber/industrial death metal roccioso caratterizzato da mid tempo orrorifici che richiamano i Crematory con qualche trovata più ricercata. Ciò che differisce dal passato è una maggiore preponderanza di synth liturgici che pescano da un mix tra i Goblin ed i My Dying Bride - "Descend To Deviance" - e qualche spruzzata di tastiere EBM come in “Desideratum”. Una diatriba tra avanguardia e retroguardia con meno voli pindarici e più coesione rispetto al seminale ma acerbo ‘Immense Intense Suspense’. “Eyes on The Prize” spara un intro di stampo Death (la band) meets Brutal Truth, mentre “Descend To Deviance” ha degli spaccati power metal; le liriche vertono verso un’amara considerazione della condizione in cui versa l’umanità (we leave this place to better and smarter people da 'Desideratum'); il titoli delle tracce sono fortemente esplicativi in tal senso.
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