ORIGIN: Unparalleled Universe
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24/07/2017Terzo album del nuovo corso degli Origin. Li avevamo lasciati al bruttarello 'Omnipresent', dunque le speranze non sono proprio altissime, però l’opener “Infinitesimal To The Infinite” è puro death di matrice statunitense, potente, ritmico e ovviamente molto tecnico. Quello che colpisce è l’essenzialità del pezzo, nonostante il mostruoso livello esecutivo. Certo, il contro-tempo spaventoso di “Accident and Error” (che finezza il basso), o i tempi assurdi di “Mithridatic” tutto fanno pensare fuorché alla semplicità, però “Cascaiding Failures” sembra un classicone à la Cannibal Corpse. Segnaliamo le melodie di “Dajjal”, la bellissima “Burden Of Prescience”, un pezzo alla vecchia maniera che sembra uscito direttamente da ‘Antithesis’, col bridge in levare che ha aumentato la salivazione al sottoscritto. E poi una suite. Si, un pezzo di oltre dieci minuti. In un disco degli Origin, sì. Bella la prima parte, la seconda si “adagia” con un mid tempo col riffone che spacca e le melodie che accompagnano fino al termine. Non male, ma era lecito aspettarsi di più. Il senso poi di una cover dei Brujeria ci sfugge, ma forse la risposta sta nel fatto che dalle loro parti si faccia proclami su presunti muri da costruire e da far pagare da chi si vorrebbe tener fuori. Chissà. In ogni caso bentornati Origin, sappiamo che non siete più quelli di una volta e non ve lo rimproveriamo, ma almeno un disco come si deve sapete ancora farlo.
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