NOX AUREA: VIA GNOSIS
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12/02/2010All'esordio gli svedesi Nox Aurea mettono subito in chiaro le proprie intenzioni: produrre musica lenta e oscura partendo da dove tutte le band storiche e più quotate hanno in parte lasciato per poi evolversi in seguito. Death e doom camminano a braccetto in "Via Gnosis", detto a chiare lettere, ed in più di una occasione intrecciano intimi rapporti con il gothic. Disco forse dalla durata eccessiva, abbondantemente oltre l'ora, rappresenta una trama sonora certo affascinante, ma in qualche occasione prolissa. Anche se c'è da sottolineare che la dicotomia assonanza/dissonanza è ben bilanciata, e che melodie ariose si contrappongono di brano in brano in eguale misura con quelle più ostiche e cupe. Il tappeto di synth si staglia sulle chitarre e le rende più corpose e piene, ma contribuisce ad un appiattimento generale che la durata eccessiva appesantisce ancora di più. Molto più interessanti, invece, le parti vocali, growl cavernoso e possente alternato in diverse occasioni dal tono delicato di Alice Persell, e da stacchi narrativi che donano ancora più drammaticità alle canzoni. Tutto sommato è un esordio nel vero senso della parola, di quelli che inglobano i pregi ed i difetti di chi è alle prese con la prima prova ufficiale, e che per fortuna sono di più i primi rispetto ai secondi. Fattore che induce a pensare che la band possa migliorare ampiamente sulla distanza. Pel momento lasciatevi avvolgere dalle spire malinconiche e decadenti di "Via Gnosis", dal suo romantico struggimento. E se anche non perfetto, resta ad ogni modo un disco che in questa stagione gelida saprà come ricompensare lo sforzo emotivo che richiede per essere assimilato.
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