NOCTURNUS: THRESHOLDS
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28/05/2007Dopo un album di debutto che aveva letteralmente spiazzato chiunque aveva pensato di aver capito tutto del death metal made in U.S.A. in casa Nocturnus avvennero dei piccoli ma importantissimi cambiamenti. Innanzitutto il fondatore del gruppo Mike Browning smise la duplice veste di cantante e batterista per abbracciare solamente le pelli sostituito da Dan Izzo alla voce. 'Thresholds', questo il nome del secondo album del gruppo che vide la sua uscita a neanche un anno e mezzo di distanza dal debutto 'The Key' presentò da subito un netto miglioramento su svariati fronti rispetto al predecessore: innanzitutto la resa sonora fu finalmente di buon livello tale da non sopprimere i livelli di nessuno strumento; secondariamente il songwriting fu più curato, e anche se qui possiamo trovare in sostanza meno assoli di chitarra, le singole canzoni sono nettamente migliori e hanno ciascuna una propria anima. Inoltre il fatto di presentare un nuovo cantante fu un punto sicuramente a favore del gruppo, visto lo scarso rendimento di Mike Browning alla voce nel capitolo precedente. Il risultato fu un lotto di otto canzoni che fecero letteralmente il botto nell'attivissima scena della Florida di inizio anni '90 e i Nocturnus furono sulla bocca di tutti per via delle sue caratteristiche peculiari del sound: tastiere e fantascienza nei testi. 'Thresholds' va quindi a braccetto con 'The Key' e assieme costituiscono un'accoppiata imprescindibile per ogni sano ascoltatore di death metal, a patto di non scordarsi mai che con 'Thresholds' siamo legati al 1992.
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