MR. KITO: The State Of Presence
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09/02/2015Con diversi album alle spalle, Mr. Kito apre le danze di questo 2015 con un nuovo lavoro che vede come al solito Eric Michot unico e solo uomo al comando. Un progetto solista con cui il polistrumentista francese, sudafricano d'adozione, attraversa tutto lo scibile dell'indie e dell'alternative rock sia british, sia americano, senza disdegnare passaggi elettronici che si affacciano lungo i brani spesso e volentieri. Anzi, in alcuni momenti come in "Out Of Steam" ed "In Time" la componente elettro emerge con più insistenza connaturando la struttura dei brani che, nella maggior parte dei casi, sono guidati dalla chitarra che lavora sodo in fase ritmica piazzando qua e là anche validi riff, mentre in sovraincisione la chitarra stessa disegna efficaci giri armonici ed arpeggi che riempiono le pieghe dei brani. Fase quest'ultima molto importante in quanto la voce di Eric non convince molto vista la sua totale monoespressività, e se a tratti diventa funzionale in alcuni brani, in tutti gli altri stenta a dare tono e colore. Sempre la chitarra disegna la strada che il singolo brano andrà a percorrere, nonostante la fase ritmica sia tutto sommato varia: anche se i tempi per fortuna non stagnano, modellando di volta in volta lo scorrere delle canzoni, tecnicamente c'è una falla alquanto evidente che il buon Eric riesce a tappare con la sua sposmodica ricerca di trame sulla sei corde. A ragion veduta è anche l'aspetto che più ci ha colpito visto che le soluzioni non sono mai banali, e spesso le linee melodiche giocano molto a cavallo della sottile linea che divide assonanza e dissonanza. Con un vocalist adeguato ed una batterista come si deve parleremmo di un disco ancora migliore, ma Eric riesce degnamente a dare sfogo alla sua creatività. Alla fine emerge un quadro d'insieme singolare, convincente, che per essere apprezzato fino in fondo necessita di più ascolti pur non trattandosi di musica complessa, e che si chiude con "The Closure Of One's Heart", brano artimico dettato dai soli synth in cui Eric racchiude la sua summa poetica a livello concettuale: riflessiva, ma intensa.
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