BOB MOULD: Blue Hearts
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23/08/2020Nuovo disco per Bob Mould a distanza di un anno dal precedente ‘Sunshine Rock’. Questo nuovo ‘Blue Hearts’ (prodotto dallo stesso artista) si muove nel solco di un alternative indie cui l’artista americano, ormai sessantenne, ci ha abituato da oltre trent’anni a questa parte. Il disco è stato già anticipato dalla pubblicazione di due singoli: “American Crisis” e “Forecast Of The Rain”. Dopo un inizio soft, con una ballata acustica di due minuti, Mould continua sparato con un brano veloce e ruvido, alla maniera di quanto fece con gli Husker Du, all’epoca del seminale ‘Zen Arcade’. “Next Generation” è infatti un brano potente e veloce con ritmiche serrate che lasciano senza fiato. Ma tutto il disco è pervaso da brani piuttosto immediati con rimiche stridule e taglienti, così come tagliente è rimasto il linguaggio: i testi sono spesso feroci attacchi alla società americana e, in questo caso, alla chiesa e all’amministrazione Trump. Una menzione particolare va a “Leather Dreams”, brano con un bell’arpeggio di chitarra, un po’ più lento rispetto al resto dei brani e alla conclusiva “The Ocean”, brano un po’ Pixies. Indubbiamente un gradito ritorno, anche se i tempi di ’Zen Arcade’ appartengono ormai al passato remoto.
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