MARTYR LUCIFER: Farewell To Graveland
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20/01/2012Realizzare un progetto così deve essere stato un motivo di grande soddisfazione per Martyr che per anni è stato il cantante degli Hortus Animae. Oggi egli stesso affronta un nuovo percorso musicale, quello che lo vede riavvicinarsi sia ad un genere che lui ha sempre apprezzato, sia ad alcuni suoi amici. Ritroviamo infatti in questa formazione Arke, Bless e Grom, rispettivamente chitarrista, tastierista e batterista, anche loro negli Hortus Animae. In più la misteriosa voce femminile Leìt, l'ex bassista dei Nokturnal Mortum, Vrolok e Adrian Erlandsson. 'Farewell To Graveland' è un opera completa, con un tocco magico, immerso in una forte teatralità che farà gola agli amanti del sound maledetto di certe band come Tiamat (una su tutti, "Turmoil"). Dopo la scoppiettante intro, di continuo si fanno avanti brani energici e ben fatti come "From Under The Ground" dal tono prima pacato poi nervoso, la cover di Guccini de "L'Albero Ed Io", la lunga "The Horseride" dalla bella progressione melodica nel mezzo, e la violenta "Onironauta" dotata di un tocco quasi futuristico che dà al pezzo un piglio fantastico. Sono brani che raccontano una storia, ma non è proprio un concept. Vi basterà leggere i testi e capire. Dal canto suo Martyr ha offerto un lavoro completo. Metal, rock, dark: tutto in questa sua nuova creatura.
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