LOST SHADE: Rückkehr nach Asgard
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28/11/2010Black metal che ti tanto in tanto di tuffa nel viking, e sporadicamente nuota nel folk, ma in modo completamente elementare. Poco male se la resa dei brani poggiasse essenzialmente sull'impattivo emotivo, ma la voce stridula al limite di un improvviso conato di vomito di Holger Antol pregiudica miseramente anche questo aspetto. Elementare, si. Drumming anonimo, statico, ingessato; chitarre relegate al compitino ritmico ed eternalmente scontate, e melodie da sagra paesana condizionano pesantamente un lavoro che risulta interessante come il ciclo vitale di una cimice. Brani privi di pathos, di alcuno spunto tecnico/esecutivo, con idee praticamente latitanti. Non che si pretendesse chissà cosa, ma quanto meno una base da cui partire sarebbe di fondamentale importanza. Altro da aggiungere? Beh, i Lost Shade sono tedeschi: stimolante, no? Seriamente bello l'artwork di copertina.
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