KATHAARIA: THE COMPLEX VOID OF NEGATIVITY
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12/01/2009Nel marasma di uscite black metal fini a sé stesse e uguali a questo o quell'altro gruppo, qualcosa che spicca veramente e sovrasta la massa sembra venire finalmente fuori. E' questo il caso dei tedeschi Kathaaria, band formatasi nel 1999, e del loro debut album che mi appresto a recensire, uscito per la End All Life Productions e distribuito dalla ben nota label Norma Evangelium Diaboli. Niente capre da immolare a qualche pseudo entità demoniaca, apocalissi di vario genere, foreste, inverno e ghiacci perenni, questo è uno di quei dischi che trasmettono la più nera devastazione dell'anima in musica. Ed il black metal è devastazione. Immaginate di stare vivendo una discesa, o meglio, una caduta in un vuoto buio ed infinito dal quale non si può risalire, ed avrete colto il feeling di questo cd. Musicalmente questa caduta è caratterizzata da un black metal che non sa di scontato nè di già sentito, mantenendo un certo grezzume pur avendo una produzione buona e non pessima come tanti altri dischi nel genere. Lo scream lacerante del vocalist John, insieme alle chitarre distorte e ad un intercedere inesorabile della batteria che scandisce tempi veloci e accattivanti ed altri lenti ed atmosferici fanno da colonna sonora a questo viaggio nel nero più totale, aggiungendo alle trame già di per sè, come si diceva in precedenza, non banali un certo gusto avantgarde che riporta alla mente signori gruppi come Dodheimsgard e Code, cosa che dà ancora più risalto a quel senso di introspettività che pervade il cd e i suoi testi. Il disco scorre cosi' che è una meraviglia non annoiando mai ma bensì catturando sempre di più l'attenzione verso questo gioiellino decadente, mantenendo la speranza per l'uscita di altri lavori realmente consistenti di questo tipo.
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