JOE SATRIANI : The Elephants Of Mars
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16/04/2022'The Elephants Of Mars' è il titolo scelto da Joe Satriani per il suo diciottesimo studio album, pubblicato a distanza di due anni da 'Shapeshifting'. Si tratta di un disco alquanto vario, dove il chitarrista si cimenta su approcci anche piuttosto diversi. Non c'è la ricerca spasmodica del virtuosismo come spesso avviene in album strumentali chitarristici (d'altronde, Joe Satriani non ha bisogno di dimostrare proprio nulla), per quanto poi, naturalmente, non manchino passaggi ad elevato tasso tecnico degni di un chitarrista della sua caratura. C'è invece prima di tutto l'impegno per creare dei brani che abbiano una propria struttura e personalità, con la presenza spesso di tastiere e con la sezione ritmica, composta da Kenny Aronoff alla batteria e da Bryan Beller al basso, che non sono semplici comparse, ma al contrario danno un contributo significativo ai pezzi. Dicevamo come l'approccio possa essere alquanto diverso: ritroviamo così alcune tracce dal sapore etnico come "Sahara" e "Doors Of Perception", accanto ad altre dove vengono invece introdotte sonorità elettroniche come la title-track e "Night Scene". "Blue Foot Groovy", come suggerisce il titolo stesso, è molto carica di groove, mentre il nome insolito di "E 104th St NYC 1973" ci presenta un brano con un certo flavour jazz/fusion. Un po' più dura è "Tension And Release", seguita dalla più oscura "Sailing The Seas Of Ganymede", al contrario di "22 Memory Lane", invece più ariosa e con una performance carica di feeling. Addirittura, poi, si possono ascoltare cori e fisarmoniche in sottofondo a "Dance Of The Spores", uno dei brani più originali e imprevedibili. Insomma, tanti stili diversi, dove si erge però come protagonista la chitarra di Satriani, con il suo modo di essere sempre quasi "cantabile" nel dettare e scandire il tema portante di ogni brano. Il Maestro dunque non si smentisce e offre ancora una volta un disco godibile per tutti e non necessariamente solo per i chitarristi.
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