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JEFF SCOTT SOTO: Damage Control

data

23/03/2012
70


Genere: Hard Rock
Etichetta: Frontiers Records
Distro:
Anno: 2012

Un bel disco da un grande interprete: ottimo per il genere proposto e discreto per la qualità dei brani selezionati dal riccioluto cantante statunitense. Il disco è un mix tra Lost In Traslation, W.E.T. e Steel Dragon e gli ultimi due lavori dei Talisman, quindi tralasciate in toto le velleità funky (comunque grandiose) con questo ritorno ad un hard rock sanguigno, colmo di melodie straordiarie, lavori sopraffini di chitarra conditi dalla classe eclatante di Jeff. Apertura pesante riservata a "Give A Little More", brano potente nel riff downtuned, mentre l'inciso è tipicamente Talisman; sulla falsa riga la titletrack, strofa melodica e calma che apre verso un ritornello come nel pezzo d'apertura. Da qui il disco prende una piega diversa, si entra nel mondo W.E.T. con il singolo "Look Inside Your Heart", brano che corre che è un piacere così come prende in testa il ritornello: gran pezzo, magari non il più bello all'interno di questo prodotto. "If I Never Let Her Go" è il classico mid alla Talisman, tipico pezzo alla Jaimie Borger. "Bonafide" è la prima ballad con tanto di piano che però non esalta sia per la poca originalità, sia per l'inciso che proprio spettacolare non è. "Crazy World" riporta Jeff a spingere anche se il brano non dice molto, così come la cadenzata "AfterWorld" con classico inciso alla Talsiman, qui il fantasma di Marcel Jacob danza potente, un gran tuffo al cuore. Il disco si chiude con la semi-ballad "NeverEnding War", ipnotica e ammaliante nel suo incedere. Un disco deciamente più riuscito di 'Beautiful Mess', più coerente anche se i pezzi deciamente melodici spesso non si sposano perfettamente con quelli più tirati, questi ultimi sono un attimo fuori tema, fermo restando che stiamo parlando di un buon disco dove un appunto negativo può essere mosso alla produzione non propriamente cristallina, a volte un po' impastata, ma nulla di drammatico, assolutamente. Forse altra critica può essere rivolta direttamente alle canzoni, si respira un'aria del "volere per forza fare il pezzo bello e conivolgente", ogni tanto il sapore di studiato meramente a tavolino ci insegue. Promosso tuttavia a pieni voti o quasi per il contenuto musicale, per la prestazione superba di Jeff e per tutti i grandi musicisti che hanno preso parte a questo ottimo disco. Bocciata la copertina, ennesimo orrore prodotto dalla label campana, ma in fondo sono le canzoni ad essere importanti e qui qualcuna di veramente riuscita c'è!

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