IMMORTAL SENSE: CALL IT ANYTHING
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28/10/2012Uscito nel 2010 con un artwork di copertina diverso, 'Call It Anything' viene riproposto a due anni di distanza con artwork nuovo, e finalmente con distrubuzione capillare. Finalmente perchè i giapponesi Immortal Sense hanno talento, e l'album in oggetto l'ho dimostra apertamente: tecnicamente eccellenti, nel complesso devastanti, nonchè importante senso melodico. Fattori che molti avranno già sommato, ottenendo come risultato il death melodico di matrice scandinava. Ma attenzione, non bisogna liquidarli in fretta perchè gli Immortal Sense si rifanno si ad In Flames ed in particolare ai Soilwork dei primi album, ma anche ai padri del genere che a loro volta hanno influenzato pesantemente le band sopra citate: At The Gate su tutti. Quindi non una mescolanza tra zii e nipoti, ma l'insieme delle personalità di questi parenti ben distinti nei brani. In più la band nipponica innesca in tutte le tracce una carica incendiaria notevole, alza un muro sonoro alto e possente che in fase ritmica in particolare è capace di fondere casse e stereo, o qualsiasi altro dispositivo stiate utilizzando per ascoltare 'Call It Anything', album che potrebbe dare ancora qualcosa in più se gli Immortal Sense avessero alle spalle un produttore quanto meno esperto. Certo è che con queste premesse le aspettative in merito alle prossime mosse delle band sono molto alte.
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