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HYRA: SEEK FOR SALVATION

data

24/05/2009
80


Genere: Experimental Death
Etichetta: Sweet Poison Records
Distro: Gatti Promotion
Anno: 2009

E' contemporaneamente triste e positivo che in Italia ci siano band come questa che mi è capitata tra le mani. Triste perchè, senza voler fare il gufo, queste band sono destinate a non essere conosciute da un grande pubblico (quantomeno qui nello Stivale), ma sono anche il segno che qui da noi la qualità si sta notevolmente innalzando. Chi sono questi ragazzi? Che fanno? Domanda da un milione di dollari, (di euro, meglio, visto l'andazzo, ndr) i nostri propongono un sound moderno e sperimentale, che risente di influenze Meshuggah, ma il riferimento va preso piuttosto alla larga, come è facile immaginare. Le strutture vi si avvicinano vagamente, anche se dobbiamo dire che il sound dei padovani ha un orientamento molto più progressivo e sincopato, e pezzi come "I Hate", uno dei migliori dell'album, ne è piena testimonianza. Assoli melodicissimi, progressioni, ritmiche scandite da un infernale basso che sembra si diverti a sbriciolare il tempo con i suoi slap, così come l'ottima "Life In Pain" un roveto di battute irregolari e assoli spaccaossa. A dire il vero, dalle prime battute si comprende l'andatura insolita dell'album, dove l'intro è seguita da un pezzo di appena un minuto col quale i ragazzi fanno già sfoggio delle loro abilità, mentre scopriamo la loro anima groove (e tendenzialmente industriale) con la successiva mazzata "Depression/Regression", nella quale i riferimenti ai loro colleghi svedesi sono appena più evidenti, ma nelle tracce successive è a Devin Townsend che vanno le citazioni, specialmente in "Let The Dead Bury The Dead" . La scelta di utilizzare un percussionista, in alcuni passaggi nei quali sono riuscito ad avvertirlo, si è rivelata una chicca interessante, mentre non so se plaudere alla scelta della doppia voce, dal momento che non sussistono enormi differenze. Grande merito alla produzione, davvero competitiva e azzeccata per il sound degli Hyra, che rappresenta un ulteriore contributo alla riuscita di un ottimo lavoro. Che speriamo sia solo il primo di una lunga serie.

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