HALLAS: Isle Of Wisdom
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03/05/2022Sembra che la nostalgia per quello che fu l'incanto della scena musicale degli anni '70 stia prendendo sempre più campo fra le giovani band. Fra i prodotti più interessanti e meritevoli di questo revival di certo proto-metal e prog rock venato di folk dagli echi settantiani possiamo sicuramente annoverare gli svedesi Hallas, fautori di un terzo disco che, ancora una volta, prende per mano l'ascoltatore facendogli perdere contatto con ogni aspetto terreno, elevandolo ad una dimensione eroica, composta di avventure senza tempo e fuori da ogni spazio conosciuto. Il menestrello che ci accompagna attraverso la narrazione musicale di questo 'Isle Of Widom' è il bassista Tommy Alexandersson il quale, attraverso una voce che è simultaneamente croce e delizia dell'album, tremula, a tratti quasi sbilenca ma al contempo evocativa, ci introduce ad un caleidoscopio di suoni capaci di fondere insieme una base rock con elementi spaziali e sci-fi, pur avvolgendo il tutto con un alito georgico. I vari brani usufruiscono di ampio utilizzo di tastiere e sintetizzatori che uniti a delle chitarre mai predominanti o troppo invadenti riescono a far rifulgere brani quali le immaginifiche "Earl' Theme" e Elusion's Gate" o le più vivaci "Birth Into Darkness" e "Advent Of Dawn". In ogni caso per godere appieno di un disco quale 'Isle Of Wisdom" occorre predisporsi ad un viaggio, lungo, tortuoso e non privo di difficoltà ma anche appagante, pieno di magia e avvolto nel mistero, perennemente immerso in un'aura di dolce crepuscolo. Fuori tempo e fuori luogo eppur estremamente intriganti, gli Hallas reclamano, sottovoce, il loro posto in un panorama musicale che attraverso il loro contributo potrebbe fornire un porto di tranquillità a chiunque volesse avvicinarsi ad una proposta anticonvenzionale.
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