FABIO CUOMO: La Deriva Del Tutto

Genova è ricca. Ricca di cultura, di storia e di storie che tra i vicoli e i carruggi del centro storico si dipanano fino alle sponde del Mar Ligure, terreno di chi del mare ne ha fatto la propria vita. Genova è ricca anche di spunti musicali densi e concreti, capitanati dall’indimenticato Faber, e passando fino ai giorni nostri con una cultura underground che offre personalità e suoni da scoprire e vivere. Genova, tra i tanti artisti, è oggi terra di band di quel sottobosco di nicchia che va dal post-rock allo stoner, passando per lo sludge e l’ambient. Terra di band come Vanessa Van Basten, Isaak ed Eremite. E proprio da questi ultimi spicca la poliedricità musicale di Fabio Cuomo, che della sludge-band appena menzionata ne è voce e polistrumentista. Taxi Driver Records ha scommesso su di loro, producendo lavori degni di nota che hanno alimentato la scena sludge italiana, e ha deciso di puntare anche sul qui presente debutto da solista di Fabio Cuomo, il quale presenta un Fabio Cuomo etereo, emozionale, apparentemente leggero ma capace di creare tocchi musicali di classe che si concretizzano nelle viscere dell’ascoltatore come flussi spirituali essenziali per la vita. I due brani dell’EP, che in totale dura circa 35 minuti, sono pura esperienza sensoriale. Creazioni celesti e celestiali dove trovano spazio partiture di effetti che formano aurore boreali nel cielo accompagnate da firmamenti stellati avvolti da un cielo limpidamente blu, e si inseriscono in determinati punti di questo gioiellino musicale parti di tastiera che possiedono cariche emotive non comuni. Da ascoltare ad occhi chiusi ed in assoluto, religioso silenzio. Pena la possibilità di perdersi per strada, ed il rischio di non ritrovarla più, dovendo quindi riascoltare il tutto dall’inizio.