You are here: /

ENDNAME: Anthropomachy

data

10/12/2011
80


Genere: Industrial Doom Metal
Etichetta: Slow Burn Records
Distro: Solitude Prod.
Anno: 2011

Industrial doom strumentale con accordature basse e suono deflagrante che richiama misconosciute band che hanno fatto la (s)fortuna del genere non avendo quasi mai avuto esposizione mediatica, e proprio per questo risultano ancora più seminali; sto parlando di Release e Albino Slug, riferimenti dei quali sono intellegibili in "Not Dead". L'opera oltre a presentare le caratteristiche peculiari anzidette, le ammorbidisce con chitarre arabeggianti come nella opener "Black Light"; il discorso prosegue con la possente e cadenzata "Neuros(e)", anche qui con qualche eco orientaleggiante e con un finale scandito da riff maestosamente pesanti come nella miglior tradizione Godflesh. Nella stessa maniera in cui si conclude la traccia precedente si muovono "Under Asphalt" e "Old Star" scandite da echi industrialoidi forieri di nefasti presagi di distruzione e annichilimento senza via di scampo. Vi sembrerà strano, ma riescono ad inserire nel calderone industrial parti alla My Dying Bride (sia chitarre che tastiere), e la cosa non stride affatto, anzi dona una via d'uscita ed un tocco di classe: prestate orecchio a "Clouds Fly To The East". Una intro doomeggiante e tastiere spacey in "Not Dead" creano una valida alternativa ai muri di suono dei brani precedenti; non poteva mancare un po' di post-rock sapientemente nascosto e tirato fuori all'occorenza tra le onde doom e industrial di "Horizon". I brani non scendono mai sotto i 7 minuti di durata, e pur non avendo un cantato non danno mai la sensazione di appesantire (tranne nella estremamente prolissa, sperimentale e dissonante "Anthropomachy") con strutture monolitiche fini a sé stesse, in quanto la band quando sembra essersi fossilizzata in un refrain trova sempre il guizzo per virare e rendere l’aria più respirabile, questo grazie anche ad una produzione che accentua il peso specifico del sound in questione.

MANY DESKTOP PUBLISHING PACKAGES AND WEB PAGE EDITORS NOW USE Reviewed by Admin on Jan 6 . L'Amourita serves up traditional wood-fired Neapolitan-style pizza, brought to your table promptly and without fuss. An ideal neighborhood pizza joint. Rating: 4.5

Commenti

Lascia un commento

live report

Appunti01

ULCERATE + SELBST
Legend Club - Milano

A conferma della serata dalle tinte esotiche, il 5 novembre, prima dei neozelandesi Ulcerate aprono i venezuelani Selbst, autori in carriera di un buon black metal dalle tinte atmosferiche, dove nelle pieghe di strutture in cui si intrecciano le tipiche sfuriate stru...

Nov 16 2024

2015 Webdesigner Francesco Gnarra - Sito Web