DYING AWKWARD ANGEL: Absence of Light
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26/07/2018I Dying Awkward Angel nascono nel lontano 1998, registrano due demo ed un singolo. Nel 2008 chiudono la loro attività, per poi ripartire nel 2010 con un album appena tre anni dopo, un Ep e questo full-length. L’attitudine della band è quella legata al Melodic Death Metal di scuola svedese. Citiamo allora Dark Tranquillity, At The Gates e quel filone che si rifà a quel dinamismo e melodia caro al Nord Europa. I brani suonano perfettamente, scivolando via con naturalezza e trasmettendo all’ascoltatore entusiasmo. Non mancano momenti più tecnici e ricercati, sincopati cambi di ritmo che, accompagnati ad una voce sempre graffiante, non fanno pensare ad un compromesso fine a se stesso. Parliamo di un continuum di intenti che non va a spezzare l’originale anima del death metal, melodie poi ne arricchiscono ed impreziosiscono i tratti, senza soffocare. Il contesto è ben collaudato e conosciuto, tanto che molti degli sviluppi e trame suonano familiari. Pezzi come "Sancta Sanctorum" fanno balenare alla mente anche l’epica essenza degli Amon Amarth, crescendo e cadenze che spezzano quella ritmica e sviluppi del più classico dei “melodic”. Disco piacevole, che regala un forte senso di familiarità e che arriva dritto per dritto al cuore e all’orecchio dell’ascoltatore. Vorremmo un ingrediente che renda più originale la proposta dei Dying Awkward Angel, il cui limite è il deja-vu che inevitabilmente salta all’orecchio. Nulla è però perduto e nulla è così grave da far cadere nel concetto di banalità 'Absence of Light'. Il tempo ci dirà se le cose cambieranno, per ora complimenti per competenza e passione.
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