DUEL: Valley of Shadows
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27/02/2020Psichedelia e tanto sabbioso rock per gli statunitensi Duel, progetto che approda al proprio terzo capitolo in studio. Un sound intenso, concreto e solido, ma al contempo caleidoscopico grazie al proprio spirito psichedelico. Vibrazioni che corrono lungo una strada che improvvisamente porta verso un cielo pieno di sfumature, una magia che lascia spiazzati e che dal più rude rock conduce ad allucinogeni schizzi di genialità. I riff di chitarra ci trascinano in una dimensione in cui luci mille colori ci ipnotizzano. Le tracce si susseguono tra divagazioni e polverose ripartenze, ruzzoliamo nel rock per poi riprendere quota con una psichedelica ambientazione. Stoner che trasuda dalle note e che fa coppia perfettamente con l’occulta presenza degli anni settanta, lisergici lampi che trafiggono i sensi, percezione ultraterrena di roventi strutture doom. Full-lenght che è asfalto incandescente dal quale ci stacchiamo con la mente, vento sul viso e dal quale inaliamo oppiacei effluvi. Restiamo attaccati ad ogni traccia, come fosse la prima, attenzione carpita dal primo all’ultimo minuto grazie ad una freschezza e perizia tecnica unici. Ovvio che non vi sia alcuna rivoluzione sonora, ma sono tali l’impatto e la capacità di coinvolgere da non restare indifferenti a 'Valley of Shadows'. La via intrapresa dai Duel è definita ed è chiaro come l’intensità non manchi; considerando questi aspetti ci riteniamo già più che soddisfatti, attendendo con ansia quell’ingrediente che faccia fare loro il salto di qualità e personalità necessari a lasciare definitivamente il segno.
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