DOLD VORDE ENS NAVN: Mörkere
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13/02/2022La Lupus Lounge è responsabile di poche, ben ponderate scelte per quanto riguarda le pubblicazioni a lei ascrivibili. Le aspettative tendono quindi ad essere elevate di fronte ad un loro album. Dietro i norvegesi Dold Vorde Ens Navn si celano personaggi di seconda fila della scena black metal norvegese, con i membri coinvolti principalmente in acts di secondo piano come Dödheimsgaard e Ved Buens Ende. La presentazione ce li presenta come, inizialmente, un side project, esperti membri della scena che si mettono insieme per suonare la musica che desiderano, "amicizia" viene menzionata come parola chiave, per poi ritrovarsi con un progetto che richiede più tempo ed attenzioni di quanto forse pianificato al principio. L'istanza iniziale, insieme con il fatto che, piaccia o no, non ci troviamo di fronte a figure che hanno propriamente fatto la storia del genere, è forse determinante per capire il senso ed il valore di questo lavoro. Le radici sono evidenti, con il tipico tremolo norvegese, e il cantante che sembra dovere più di qualcosa al lavoro di Attila Csihar su "De Mysteriis Dom Sathanas". I DVEN però esplorano altri lide e, accanto ai momenti più tirati, vi sono passaggi acustici, parti vocali malinconiche e il chitarrismo stesso sembra anche esso aver abbandonato il tono dello storico album dei Mayhem preso qui a paragone per assestarsi spesso su un'atmosfera più autunnale. L'idea in se può sembrare intrigante, ma nei fatti il tentativo di partire dalle proprie origini per andare oltre cade nel vuoto: l'intensità e l'oscurità programmatica del genere è perduta e rimpiazzata con qualcosa che non si avvicina neanche, a livello di interesse, alle tante sperimentazioni piu o meno avanguardistiche che il genere ha saputo offrire il questi tre decenni ad opera forse di musicisti più talentuosi o forse semplicemente non partenti con l'intento di creare un side project per suonare con gli amici la musica di proprio gradimento. Un genere che sa essere furioso ed oscuro, oppure dissonante e disturbante, risulta qui semplicemente privo di una dose congrua di interesse. "Mörkere" è un album forse a mala pena sufficiente.
Davide
24/04/2023, 20:23
Oh, il recensore non capisce una sega di musica. Questo è assodato. Povero brodo.