DISCIPLINE [HOL]: OLD PRIDE, NEW GLORY
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24/06/2008Ok, lo ammetto: non sono mai riuscito a sopportare più di quel tanto gli album di cover, li considero una mesta e pressoché inutile riedizione di songs già fatte che, in molteplici casi, non riescono ad eguagliare nemmeno in minima parte la classe ed il feeling dei nomi che hanno partorito i brani originari. E, soprattutto, mi chiedo spesso cosa possa balenare nella testa di un artista quando, alla possibilità di pubblicare un nuovo cd, questo decida di cimentarsi con la scelta di registrare una serie di cover; misteri della vita... In ogni caso i qui disquisiti Discipline, particolarmente in auge all'interno della scena streetcore odierna e tutt'ora carichi per i buoni risultati di vendita del loro ultimo lavoro in studio 'Downfall Of The Working Man' (si parla di circa ventimila copie all'interno del suolo europeo), decidono di cimentarsi anch'essi con questa tutt'altro che essenziale operazione, dando vita ad un album in doppio cd contenente ben trenta nuove esecuzioni di songs più o meno note del panorama musicale internazionale, molte delle quali scelte in generi indubbiamente perpendicolari rispetto allo streetcore degli stessi Discipline. Ed è qui che scatta il punto di maggior interesse di questo 'Old Pride, New Glory', perché ascoltare capolavori immortali quali "Rebel Yell" a firma Billy Idol o la festante "We're Not Gonna Take It" di marchio Twisted Sister, riviste ovviamente nello stile della band fiamminga, sa offrire un discreto diversivo rispetto alla situazione originale delle stesse composizioni, fattore che comunque credo possa stuzzicare più che altro la curiosità dei fans già acquisiti dalla band stessa che non il resto dell'audience musicale in genere. Nè più nè meno di album di cover quindi, messo in piedi da una band che, da qualche tempo a questa parte, tra live cd e compilation varie dimostra di voler bellamente sgranocchiare nel portafoglio dei propri fans.
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