CONEY HATCH: Friction
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03/12/2015Con una semplice aggiustata alla line up, nel 1985 i canadesi Coney Hatch si apprestano a registrare quella che diventerà la loro migliore release, in termini di stesura dei brani, e soprattutto per ciò che concerne la produzione accreditata al mentore Max Norman. ‘Friction’, titolo scelto per i rapporti non idilliaci tra il gruppo ed il noto e severo produttore, è un lavoro squadrato, di matrice hard rock melodica, dai connotati radiofonici, ma privo della classica hit, utile a trascinare l’album verso le alte vette della classifiche. Per intenderci, i Magnum degli anni ’90 (‘Goodnight L.A. e ‘Sleepwalking’) affronteranno un percorso musicale simile, con tutt’altra classe, ai Coney Hatch del decennio precedente. Torniamo a ‘Friction’, a cui giova enormemente la rinfrescata sonora operata dalla Rock Candy, ora l’album suona con più ampio respiro e dinamica, ne giovano le gustose melodie ed una manciata di canzoni che non ci cambiano la vita, ma danno risalto ad un gruppo onesto e capace di intrattenere. "Fantasy", scelta ai tempi per rappresentare il lavoro con tanto di video clip, fa il verso al connazionale Bryan Adams per la facilità di arrivare senza fronzoli, grazie al riff istantaneo e semplice da memorizzare. Il resto è sulla falsa riga, pertanto in periodi di vacche magre fateci un pensiero.
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