CARPATHIAN FOREST: DEFENDING THE THRONE OF EVIL
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07/04/2003Misantropia, pessimismo e spirito anti cristiano. Ecco le caratteristiche del nuovo, attesissimo (almeno da me) lavoro dei Carpathian Forest, una band che ha sempre mantenuto un forte distacco dalla scena metal e dalla mediocrità del black metal attuale. Col tempo le cose sono leggermente cambiate (ricordo le interviste di un lustro fa quando la band era formata da due soli elementi, Natterfrost e Nordavind, decisamente rare e fortemente misantropiche), ma l'attitudine e soprattutto la vena compositiva musicale è rimasta al 100%. Tralasciando il titolo decisamente scontato e la copertina assolutamente banale (sembra un rifacimento a colori in chiave più dark della cover di "Strange Old Brew"!), l'aspetto musicale è come al solito eccellente. Devo dire che i pezzi inediti della raccolta celebrativa "We're Going To Hell For This" soffrivano di una certa ripetitività e di una certa volontà di conformarsi al modello di canzone "black motorhediano". Fortunamente, in "Defending..." la varietà è una costante; dai brani più classicamente black fino a mid tempo coinvolgentissimi (la splendida "The Well Of All Human Tears"), per arrivare ai soliti deliri "sassofonici", in tal sede degnamente rappresentati da "The Old House On The Hill". La cosa che più mi ha fatto piacere è stata la presenza di tastiere che donano a gran parte delle composizioni un retrogusto melodico davvero avvincente. Un ottimo ritorno per i Carpathian dunque, di certo non sarà un disco che vi cambia la vita ma se amate le sonorità black non potete assolutamente farvelo sfuggire.
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