BORKNAGAR: True North
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27/09/2019A tre anni di distanza da 'Winter Thrice' e con una line-up che perde tre membri, tra cui Vintersorg, tornano sulla scena i Borknagar. Band dedita ad un black metal dai connotati viking e progressive, ha sempre fatto mostra di grande qualità, grazie ad interpreti di valore ed esperienza, rientrando tra il novero dei “super gruppi” del metal. La genuinità e passione hanno comunque perennemente contraddistinto il project, senza diventare un mero proposito satellite in cui marketing e muscoli talvolta contano più dei contenuti. 'True North' è un lavoro sincero, forse tra quelli più spontanei della band, un disco che continua idealmente sulla linea del passato, tralasciando una certa “esasperazione” progressive e puntando sulle ambientazioni pagan e folk. L’epico intercedere dei brani ci trasporta in luoghi in cui luce bianca illumina cristalline distese di acqua e ghiaccio, una serenità che palpita tra il vigore del viking black, la cui presenza è ruga d’espressione di creatura leggendaria, e l’eleganza del progressive folk. Il pathos che le ambientazioni creano è davvero coinvolgente, brividi che vanno oltre le catalogazioni e che sensibilmente abbracciano l’ascoltatore. Nessuna forzatura, armonie che poggiano su un tappeto di tastiere e chitarre pulsanti di entusiasmo. La voce danza tra il glaciale black e gli onirici vocalizzi clean, creando contrasti dalle metriche imprevedibili. Batte il cuore di fronte alla solennità e trasporto emotivo di True North, un flusso fiorente che ci accarezza il volto, un gelo che ci fa apprezzare il calore di un fuoco crepitante. Scrosci di melodie, pagana epopea che rende piacevole una scalata verso un’impervia vetta. Gli amanti di questo tipo di black troveranno una nuova sorgente di stimoli, un’energia vergine per un progetto che ormai vive di un’identità propria a prescindere dagli interpreti che la compongono. Una spirale di sentimenti ci travolge, un marchio di fabbrica, quello dei Borknagar che non tradisce e che si riscopre, una volta ancora, confermando di essere tra i pilastri della musica più epica ed estrema.
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