BOREALIS: World Of Silence MMXVII

Non possiamo certo considerare i canadesi Borealis come una band dalla elevata prolificità, dato che dal 2008 al 2015 sono venuti alla luce solamente tre atti discografici, ma ciò nonostante dobbiamo dar loro merito di essere molto più di una realtà emergente grazie alla notevole qualità dei loro prodotti, qualità che ha raggiunto un livello davvero ragguardevole con 'Purgatory', il primo per l'AFM. Proprio la casa discografica tedesca decide di attuare un'operazione di ri-editing riguardante il debut, originariamente autoprodotto, con tutte le canzoni nuovamente suonate e registrate. Situazioni di questo genere hanno spesso portato a risultati infausti (i Manowar con la riedizione di 'Kings Of Metal' oppure i Sonata Arctica con 'Ecliptica' possono considerarsi le vittime più illustri), nel caso in oggetto gli esiti sono invece molto confortanti; un po' i ragazzi ci mettono del loro con il miglioramento complessivo avvenuto nel corso degli anni, un po' grazie agli aggiornamenti delle sonorità (diciamo la verità: nonostante la bontà dei brani la produzione era veramente debole, sembrava di avere tra le mani un demo). La band si mostra a suo agio nel creare atmosfere ricche di suggestione ed è in grado di mettere sul piatto una discreta varietà di soluzioni sinfoniche e progressive (presenti soprattutto nella parte centrale del lavoro in brani quali la semi-ballad “From The Fading Screams” o “Divine Answer”), a volte lievemente ammantate di gothic ponendo come base strutturale un power con riff massicci dal mood spesso oscuro con gli incroci tra le twin-guitar veramente di pregio e una sezione ritmica tellurica e molto precisa, al resto ci pensano le orchestrazioni nettamente ampliate rispetto alla prima edizione, brani come "Forget The Past" ne traggono davvero un notevole giovamento. Purtroppo, non di rado capita di assistere all'uso di stereotipi tipici del genere: ne fanno le spese le due tracce conclusive anche se queste rimangono piacevoli all'ascolto, la valutazione complessiva un tantino ne risente ma tutto sommato la nuova edizione di 'World Of Silence' rimane senza dubbio un'inizativa da premiare anche in virtù della bonifica ed attualizzazione del sound.