OTUS: il video di "Apnea"
La post-metal/sludge band italiana OTUS lancia oggi il video di "Apnea", brano estratto dall'ultimo album "Torch", ora disponibile per Time To Kill Records. Guarda il video QUI.
"In molti culti o discipline di realizzazione spirituale, il processo di elevazione/illuminazione passa anche attraverso la respirazione.
Il video, girato ed editato dalla fotografa e videomaker Serena Dattilo, è una metafora cinica sul controllo di quest'ultima fino alla sua totale privazione verso la ricerca di una via di illuminazione personale che non ricalchi strade più convenzionali. Una fiamma senza ossigeno soffoca e quello che rimane è una torcia spenta, ma la cui preghiera sale in ogni caso verso l'alto attraverso il fumo che ne fuoriesce".
"Torch" è un concept album incentrato su "La Quarta Via" introdotta dal filosofo/mistico Georges Gurdjieff. La Quarta Via è un sistema di elevazione e sviluppo dell'uomo che si differenzia dalle altre tre identificate dallo stesso mistico in: Via del Fachiro, Via del Monaco e Via dello Yogi. Queste tre vie basate rispettivamente su un approccio, materiale, emotivo e intellettuale vengono trascese, equilibrate e rigenerate in una quarta, dove sarà la Volontà a illuminare la giusta orbita personale.
La "Torcia" è quindi un'allegoria sull'illuminazione attraverso un lavoro sul nostro io più buio e profondo, dove il suo fuoco costituirà il catalizzatore alchemico in grado di decostruire, purificare e poi coagulare la nostra nuova sintesi.
Musicalmente, gli OTUS rappresentano un crocevia di numerose influenze, con riferimenti che vanno da Isis, Om e Cult Of Luna ai Sunn O))), in un incrocio tra brutalità e misticismo.
La band arricchisce il proprio sound suonando strumenti etnici, costruendo i propri sintetizzatori, cantando mantra e curando in modo particolare la propria identità visiva e simbolica, dai poster degli spettacoli alle proiezioni visive sul palco. Il risultato di questa ricerca porta l'approccio della band su composizioni tendenzialmente lunghe e complesse, che si evolvono dolcemente tra momenti aggressivi e rilassati, soluzioni atmosferiche e violente, il tutto al servizio del concept tra occulto e scienza che gli OTUS portano avanti attraverso i testi e l'arte visiva. Questo progetto musicale è stato infatti ispirato anche dalla volontà di affrontare concetti legati principalmente alle filosofie orientali, i quali si intersecano con le scoperte più recenti della fisica moderna; autori come Fritjof Capra e Jiddu Krishnamurti sono importanti fonti di ispirazione.
Line-up:
"In molti culti o discipline di realizzazione spirituale, il processo di elevazione/illuminazione passa anche attraverso la respirazione.
Il video, girato ed editato dalla fotografa e videomaker Serena Dattilo, è una metafora cinica sul controllo di quest'ultima fino alla sua totale privazione verso la ricerca di una via di illuminazione personale che non ricalchi strade più convenzionali. Una fiamma senza ossigeno soffoca e quello che rimane è una torcia spenta, ma la cui preghiera sale in ogni caso verso l'alto attraverso il fumo che ne fuoriesce".
"Torch" è un concept album incentrato su "La Quarta Via" introdotta dal filosofo/mistico Georges Gurdjieff. La Quarta Via è un sistema di elevazione e sviluppo dell'uomo che si differenzia dalle altre tre identificate dallo stesso mistico in: Via del Fachiro, Via del Monaco e Via dello Yogi. Queste tre vie basate rispettivamente su un approccio, materiale, emotivo e intellettuale vengono trascese, equilibrate e rigenerate in una quarta, dove sarà la Volontà a illuminare la giusta orbita personale.
La "Torcia" è quindi un'allegoria sull'illuminazione attraverso un lavoro sul nostro io più buio e profondo, dove il suo fuoco costituirà il catalizzatore alchemico in grado di decostruire, purificare e poi coagulare la nostra nuova sintesi.
Musicalmente, gli OTUS rappresentano un crocevia di numerose influenze, con riferimenti che vanno da Isis, Om e Cult Of Luna ai Sunn O))), in un incrocio tra brutalità e misticismo.
La band arricchisce il proprio sound suonando strumenti etnici, costruendo i propri sintetizzatori, cantando mantra e curando in modo particolare la propria identità visiva e simbolica, dai poster degli spettacoli alle proiezioni visive sul palco. Il risultato di questa ricerca porta l'approccio della band su composizioni tendenzialmente lunghe e complesse, che si evolvono dolcemente tra momenti aggressivi e rilassati, soluzioni atmosferiche e violente, il tutto al servizio del concept tra occulto e scienza che gli OTUS portano avanti attraverso i testi e l'arte visiva. Questo progetto musicale è stato infatti ispirato anche dalla volontà di affrontare concetti legati principalmente alle filosofie orientali, i quali si intersecano con le scoperte più recenti della fisica moderna; autori come Fritjof Capra e Jiddu Krishnamurti sono importanti fonti di ispirazione.
Line-up:
Fabrizio Aromolo – vocals, synths
Daniele Antolini - bass
Fabio Listrani - guitars
Brunomaria Cosenza - guitars
Leopoldo Russo Ceccotti - drums
Daniele Antolini - bass
Fabio Listrani - guitars
Brunomaria Cosenza - guitars
Leopoldo Russo Ceccotti - drums
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