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RED HOT CHILI PEPPERS

L'Ippodromo Snai La Maura chiude la settimana in bellezza e porta sul palco il 2 luglio i californiani Red Hot Chili Peppers. 65 mila persone accorse per la seconda visita in Italia della band negli ultimi due anni (2022 in occasione del Firenze Rocks). L'attesissimo quartetto fa il suo ingresso sul palco allo scoccare delle 21.30: Chad Smith riceve i primi omaggi dal pubblico, Flea lo segue a ruota entrando sulle mani e il silenzioso Frusciante si accomoda alla destra della platea. Pronti via e sono subito 3 minuti intensi di improvvisazione, il sound è inconfondibile e ha un sapore quasi psichedelico, il pubblico ha tutto il tempo per acclimatarsi, giusto fino alle prime note di "Around The World". L'ingresso di Anthony Kiedis scuote il pubblico, ormai conscio delle modalità con cui il concerto verrà svolto: 15 tracce in scaletta per un totale di 90 minuti di musica, conditi da una forte presenza di improvvisazione, e la facilità con cui Flea E Frusciante incastrano i suoni degli strumenti tra la ritmica scandita da Chad è di un bello che lascia senza parole. "Scar Tissue" e "Snow" piombano una dietro l'altra senza troppi fronzoli, "Eddie" ha un' ottima resa dal vivo con una coda di chiusura allucinante, mentre poco più avanti c'è spazio anche per due gemme rare: "Me And My Friends" datata fine anni '80 e "Wet Sand", quest' ultima emotivamente molto coinvolgente ma purtroppo spesso lasciata da parte nei live. Il viaggio musicale procede spedito e senza intoppi, anzi, ogni volta che Frusciante e Flea incrociano lo sguardo succede sempre qualcosa di memorabile, dove i quasi cinque minuti di introduzione sonora a "Californication" ne sono la prova. "Back Summer" e "By the way" chiudono la scaletta prima del bis:  la dolcissima e malinconica "I Could Have Lied" ci accompagna fino a "Give It Away" che fa un po da contrappeso con la sua energia e carica straripante. La scelta dei brani è risultata azzeccata, nonostante come un pezzo del calibro di "Under The Bridge" sia stata snobbata dagli artisti per il secondo anno di fila. Indubbiamente il rientro di John Frusciante in data 2019 ha dato nuova linfa e ispirazione al quartetto statunitense, la nuova intesa tra i musicisti è tangibile e netta: impossibile rimanere immobili e indifferenti davanti a un loro spettacolo.

Setlist:
Around the world
Scar tissue
Snow
Eddie
I like dirt
Otherside
Me and my friends
Wet sand
Watchu thinkin'
Carry Me home
Californication
Black summer
By the way
I could have lied
By the way

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