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HUMAN CLUSTER

Non un evento di proporzioni macroscopiche. Non un evento sold-out. Niente di tutto ciò: semplicemente una di quelle piccole serate che dovrebbe aggiungere una tacca a quel malato cronico a cui prendono già le misure che è la scena underground italiana. Si tratta della performance degli umbri Human Cluster nel noto locale pugliese, divenuto da tempo uno dei punti nevralgici della scena metal (e non solo) della zona. A supporto della band perugina i giovanissimi deathster pugliesi Deadlystrain. HUMAN CLUSTER Contrariamente a quanto si sapeva dall'inzio, sono stati proprio gli headliner ad aprire la serata. La motivazione starebbe nel fatto che la band, avendo di recente cambiato vocalist, abbia avuto poco tempo per preparare una scaletta abbastanza nutrita per poter suonare da headliner. Quindi, tra lo stupore generale, i cinque ragazzi intorno alle 22 erano già sul palco, sfoderando il loro sound carichissimo di riferimenti alla più moderna scena swedeath, quella dei Soilwork e degli In Flames, per capirci. Non a caso, la band ha eseguito poi una cover di questi ultimi. La performance del nuovo singer, per quello che è stato possibile vedere, non ha affatto dispiaciuto, anzi. Come frontman è riuscito a dare il giusto approccio al genere, mantenendo una buona presenza scenica. Purtroppo una setilist di cinque brani è troppo poco per poter giudicare. Ci riserviamo, per questo motivo, di non farlo per il momento. Anzi, mezza Europa è invitata a farlo dal momento che gli umbri prenderanno parte all'edizione 2008 del Metal Camp. DEADLYSTRAIN Alla fine, per forza di cose, i protagonisti della serata. Sono giovani, ma sul serio: l'età media non va oltre i 19 anni ma nonostante ciò si sono approcciati a un genere bello tosto: il brutal death made in Usa. Chiaramente, considerando tutti i fattori è davvero difficile poter esprimere un giudizio che non possa risultare quantomeno "affrettato", infatti anche in questo caso ci riserviamo dal farlo aspettando una maturazione del gruppo, dal momento che, per forza di cose, è davvero troppo presto per tirare somme. D'altra parte, pare che fosse la prima performance della band. Sicuramente ci saranno altre occasioni per vederli in azione on-stage, quindi dal canto nostro resta un augurio di buon proseguo di attività e un incitamento a rovare una propria orbita compositiva. Arrivederci alla prossima.

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