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EUROPE

Devo ammetterlo, era da tempo che non mi capitava di sentirmi uno dei più giovani in platea ad un concerto. Ma dietro a questa piacevole sensazione c'è un evento di massimo rispetto, un evento che dopo diciasette anni riempe i palazzetti dello sport ed unisce gli appassionati di musica di tutte le età. Questa sera al Palalido di Milano ci sono gli Europe, quella "famosa band anni '80" che con prestazioni come quella di stasera ricorda a noi stessi di come non siano solamente quelli di "The Final Countdown", brano che personalmente non sopporto davvero più. Dopo lo show di apertura affidato ai nostrani The Rocker (non so quante band in Italia possano vantare all'attivo due Gods Of Metal e partecipazioni ad eventi di questo tipo prima di aver prodotto il primo album in studio, ndr) il Palalido, gremito in ogni ordine di posto, saluta esultante l'ingresso del quintetto svedese. Come da programma il combo apre le danze con il grande chorus "Last Look At Eden", titletrack dell'ultimo album, e con la grinta di "Love Is Not The Enemy", da 'Secret Society'. Gli Europe del nuovo corso lasciano spazio ad un grande classico come "Supertitious" (concedendosi un passaggio pure su "No Woman No Cry"!) ed alla grinta subentra il delirio dei presenti, incentivati da un Joey Tempest in vero e proprio stato di grazia. La band dà nuovo spazio all'ultimo prodotto in studio con "Gonna Get Ready" e con "No Stone Unturned", con quest'ultimo eletto come brano meno riuscito della serata, per poi buttarsi in un susseguirsi di grandi successi che tengono su altissimi livelli lo show: "Let The Good Times Rock", "Prisoners In Paradise" (eseguita dalle sole tastiere di Michaeli e dalla chitarra acustica di Tempest), "Open Your Heart", "Stormwing" e chi più ne ha più ne metta. C'è Tempest che si butta nel pit sotto al palco per stringersi ai fans, per buttarsi su di essi, è un trionfo del rock e anche John Norum vuole partecipare con solo, "Optimus", estratto da un suo disco solista. Prima del gran finale gli Europe si concedono una nuova sterzata verso i tempi più moderni della propria storia con la bellissima ballad "New Love In Town" e la ruggente "Start From The Dark", titletrack del disco di reunion. Conclusione tutta da cantare con "Cherokee" (uoooohh!!) e "Rock The Night". Standing ovation conclusiva che richiama sul palco il quintetto di Stoccolma per l'inevitabile gran finale, che comunque non manca di coinvolgere tutti i presenti. Il classico concerto che non ti aspetti, gli Europe così in forma davvero non mi sarei mai aspettato di vederli nella vita. Rock the night!!!!! * Si ringrazia Monica "Bolbshine" Moncada per la gentile concessione delle foto in allegato * Last Look At Eden Love Is Not The Enemy Supertitious / No Woman No Cry Gonna Get Ready Scream Of Anger No Stone Unturned Let The Good Times Rock Prisoners In Paradise (Acoustic Version) Open Your Heart Stormwing Guitar Solo - Optimus Seventh Sign New Love In Town Start From The Dark Cherokee Rock The Night Encore: The Beast The Final Countdown

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