APOSTHATE
Catania, dopo il concerto dei Natron svolto lo scorso giugno e ampiamente documentato su queste pagine, è di nuovo la location di un nuovo ghiotto appuntamento per gli appassionati del metal estremo. Il palcoscenico stavolta è quello de Le Torce, locale che ormai si è aggiudicato senza dubbi il trono di meta obbligatoria per chi appartiene alla comunità metal cittadina, mentre i protagonisti della serata sono i reggini Forgotten Hopes e la nuova rivelazione del metal made in Sicilia, gli Aposthate. A iniziare questa succosa serata musicale sono proprio i calabresi Forgotten Hopes, band che per l’occasione propone una sfilza di cover degli Anathema suonate in versione acustica utilizzando al posto della classica batteria un jambey e un piatto. Discreta la prova della band reggina che per una buona mezz’oretta coinvolge il pubblico catanese con la sua musica ricca di pathos, facendosi apprezzare sopratutto per una proposta originale e diversa dal solito. Purtroppo l’opening act paga un pò l’impazienza del pubblico di vedere sul palco gli headliners della serata. Dopo i Forgotten Hopes arriva finalmente il momento dei tanto attesi Aposthate, band proveniente da Caltanissetta che ha da poco pubblicato il magnifico mini Cd, “First Born Evil”. E come era lecito aspettarsi la set list del concerto è composta per lo più dai brani che sono contenuti nel disco, anche se non manca qualche gradita sorpresa. Bastano le prime note di “Chaos’ Revenge” per capire che questo show rimarrà per molto tempo nei ricordi di chi ha assistito al concerto: il massiccio death metal del combo siciliano condito da alcuni elementi thrash e da diverse sfuriate nel black metal più estremo e minimale conquista sin da subito il pubblico de Le Torce. Infatti sin dalla successiva “Freezing Womb Of Pain” gli spettatori non stanno più nella pelle, conquistati dalle massacranti ripartenze del batterista Rasez che dietro le pelli è una vera furia, dal growl cavernoso e infernale di Orias, dai ritmi devastanti di Sakar e dagli assoli melodici e terrificanti al tempo stesso delle due asce Ameroth e Midgard, capaci di fornire un riffing che colpisce per velocità e precisione. Non si può rimanere fermi davanti a brani come “Seed of Lunacy” e “Shades Of Noir”, come non si può che elogiare la magnifica interpretazione di “Bestial Devastation” dei Sepultura. E l’affondo finale non tarda ad arrivare: basta l’introduzione di Orias e le prime note di “When Satan Rules His World” (pezzo dei Deicide) per far esplodere la sala il cui terrificante urlo si unisce alla straordinaria esecuzione del vocalist nisseno, producendo un impatto da pelle d’oca. Finisce così con la band portata in gloria dai suoi fan, nella speranza di poter rivedere presto i propri beniamini che ancora una volta si confermano (insieme agli Schizo di Alberto Penzin e Dario Casabona) una delle migliore metal band mai nate in Sicilia. Prima di concludere volevo ringraziare Diego per l’accoglienza ma sopratutto per il coraggio e l’abnegazione con cui sta portando avanti Le Torce, ormai unico posto in cui si suona metal in tutta Catania, nonché classico punto di ritrovo per i metallers locali e sopratutto importante vetrina per la miriade dei validissimi gruppi siciliani. Non possiamo che augurarci che questo progetto abbia lunga vita. APOSTHATE Setlist Chao's Revenge Freezing Womb Of Pain Seed Of Lunacy Synodus Cadaveric Christfall (Putrefaction Of Life) Bestial Devastation (Sepultura) Shades Of Noir City Of Bloody Flames When Satan Rules His World (Deicide) The Unknown Cross (Martyrium)
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