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TALES FROM THE MERCH SIDE: Metallica

Merch x hs

Il merchandise è una cosa seria, motivo per cui merita un approfondimento. Franz e Stef di Tales From The Merch Side ci aiuteranno a capire meglio cosa vale acquistare o meno, ci parleranno della qualità, dei prezzi e ci sveleranno particolari che il più delle volte sfugge a noi comuni mortali. Così avremo più consapevolezza quando metteremo mano al portafoglio per acquistare i preistorici mutandoni finto vacca dei Manowar, i polsini profumati al cheddar di Steve Harris, la riproduzione in silicone dei porri di Lemmy, o le parrucche limited edition di Rob Halford.

Impossibilitati ad accedere all’area merch dell’edizione milanese del Sonisphere Festival (Milano, 2 giugno), la foto che segue più sotto è tutto quello che siamo riusciti a trovare come testimonianza del merch che i Metallica si sono portati in tour in Europa per la stagione dei festival.

FRANZ SIDE: se quello che vediamo nella foto presa dalla loro pagina facebook era quello che c’era anche a Milano, merch booth scarno e alquanto deludente. Tre t-shirt, una longsleeve, una felpa zip e cappuccio, un windbreaker, calzini, snapback, polsino d’ordinanza e una misera t-shirt donna per accontentare anche il gentil sesso. Graficamente il tutto è incentrato sul cassette demo “No Life Til Leather”, ristampato qualche mese prima per il Record Store Day. Graficamente salvo solo la maglia col teschio/ragno, sul resto meglio sorvolare. Poco da dire anche sui costi, se 25 euro per una maglietta, ad un live, sia il massimo che si possa spendere, 15 per un polsino (uno, nemmeno la coppia), 20 per delle calze, 50 per una longsleeve, 60 per una felpa e 70 per una giacchetta mi sembrano dei prezzi alquanto assurdi e discutibili. Negli ultimi anni la qualità del merch dei Metallica si è notevolmente abbassata, sarebbe meglio per loro se ristampassero il vecchio merch e si portassero in giro quello.

STEF SIDE: anche quest’estate i Four Horsemen tornano a trovarci per l’ENNESIMO “Escape From The Studio”, che ormai si potrebbe definire “Escape From The New Album”, ma li amo alla follia e nonostante le solite critiche vincono e regnano supremi sempre loro visto la quantità disumana di gente presente sull’asfalto rovente di Assago. Che volete che vi dica, ognuno ha la propria band della vita che segue e supporta al 100% senza MAI TRADIRLA.
Il merch booth aka “l’angolo tessile” presente al festival è curato dalla Probity Merch (il METstore ufficiale europeo), quindi la qualità di idee è sempre inferiore secondo me allo store ufficiale americano, eccetto qualche rarissimo item. Mi piacerebbe incontrare i “grafici europei” e farci due chiacchere. Ahahah!
Spiccano subito e vincono la tee nera con il ragno di Pushead e tourdates sul retro, il windbreaker con Scary Guy del 1993 (meglio della versione attualmente presente nello store USA con quel pessimo logo ninja star) e le calze sempre firmate Pushead.

CONSIGLIO da un true Metallimaniac:
Pushead = Metallica, se volete avere almeno una loro maglia nella vostra collezione di tees ci deve essere la SUA grafica.

Bruttina la felpa zip di “No Life Till Leather”, con grafica tipo nastro adesivo…meglio la raglan bianco/near, ma la stampa sulla manica potevano evitarla. Le altre tees sono sempre marchiate NLTL e una di “Lords Of Summer” ma a me non dicono proprio nulla. Presente anche uno snapback/baseball cap nero (cioè potete fare di MEGLIO - no comment) e il classico polsino di spugna nero da vero thrasher/Het style con M fluorescente che arriva praticamente al gomito.

Ci vediamo l’anno prossimo, ma non smettete mai di dare un’occhiata ai loro stores e aprire i vostri METportafogli.

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