TARAMIS: QUEEN OF THIEVES [Reissue]
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15/08/2009Dagli angoli bui della Storia risorgono a volte Fenici immortali. A volte questi splendidi animali necessitano di un aiuto nel loro ritorno alla vita, ed è proprio di questo che spesso si occupa la MyGraveyard Productions: far rinascere mistici esseri dimenticati dai più, se non addirittura misconosciuti. I Taramis sono una di queste splendide bestie di razza, mai arrivati al livello di notorietà che avrebbero tranquillamente potuto raggiungere, eppure non per questo meno interessanti ed affascinanti. Quando nel 1988 incisero 'Queen Of Thieves', primo full lenght aotto questo monicker (prima si chiamavano Prowler) non riscossero infatti un grande successo, almeno non tale da entrare di diritto tra i mostri sacri del genere. Eppure la rimasterizzazione che la MyGraveyard propone oggi mostra una band prolifica, dal gusto ricercato e dalle sonorità passionali e complesse, che poco ha da invidiare a nomi ben più blasonati. 'Queen Of Thieves' si propone come un album di “incrocio”, un crogiuolo in cui gli aspetti seminali dall'Epic incontrano la prima NWOBHM, non senza spunti di Prog e passaggi di Classic. Un album complesso, di quelli che non si ascoltano con leggerezza: richiede attenzione e riflessività, ma a queste condizioni può dare molto. Tra continui cambi di tempo, alternanze tra passaggi acustici ed elettrici, intrecci melodici dal gusto barocco che si stemperano in tirate di un aggressività degna dell'Heavy più travolgente, il primo disco dei Taramis presenta una band già più che matura, pronta ad assaltare la scena internazionale. Purtroppo il secondo lavoro del gruppo sarà anche l'ultimo; ciononostante, questi due piccoli astri brillano nel cielo dell'Heavy Metal, adombrati forse da stelle troppo vicine e note per accorgersene, ma pronti ad essere scorti da un occhio attento. Ancora una volta la MyGraveyard si assume il compito di regalare alle vecchie generazioni qualcosa che si temeva perso, e di tentare di insegnare a quelle nuove che “prima” c'è stato qualcosa, ed è stato qualcosa di estremamente significativo. La proposta è arricchita dalla presenza del demo 'Blood & Honour' (1985) dei Prowler, monicker precedente della band, come si diceva più sopra. In questi cinque pezzi si scopre il margine di crescita della combo, partita già da livelli più che elevati ma forse troppo dichiaratamente emula dei “mostri sacri” del settore; all'epoca di 'Queen Of Thieves' il discorso cambia, e non di poco, considerando quanta personalità trasuda dalle sue otto tracce. Infine fa la sua comparsa il DVD bonus, con due apparizioni live della band di circa quarantacinque minuti l'una: riprese amatoriali della fine degli anni '80, la qualità è quella che è, ma lo spettacolo dato è estremamente ricco ed intrigante. Il remaster è dedicato alla memoria di Dave Browne, il drummer della band, venuto a mancare all'inizio del 2009. Sarà una considerazione fuori luogo, ma personalmente trovo che ristampare 'Queen Of Thieves' sia stato un bellissimo modo per ricordarlo.
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